martedì 29 ottobre 2013

""DA OGGI SONO UFFICIALMENTE UNA SENZATETTO"

Ricordate la storia della Signora Anastasia Adinolfi, andata in onda qualche settimana fa su Canale 5 a "Difensore Civico" di Mattino5? 
Ebbene da oggi la signora insieme ai propri figli non ha più una casa.
Il Sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi, l'Assessore Patrizia Fanti hanno vinto la sfida del "NON FARE". 

E' da oltre un'anno, riferiscono i Rappresentanti di "Valore Donna",  - Valentina Pappacena e Ferdinando Tripodi che si fanno carico anche della grave situazione che colpisce la famiglia della Signora Adinolfi, " abbiamo fatto migliaia di appelli al Sindaco, siamo andati migliaia di volte presso i Servizi Sociali per parlare di questa grave situazione, ma niente. Abbiamo quasi sempre ricevuto promesse, rinvvii e tante volte neanche una risposta.
Qualche settimana fa è intervenuto anche "Difensore Civico" di Mattino 5, ma anche in quell'occasione l'Assessore Patrizia Fanti e il Sindaco Giovanni Di Giorgi, prima non si sono mai fatti trovare, e successivamente si sono ancora una volta, semplicemente limitati a promettere - "

La Signora Adinolfi si dice veramente "molto delusa da queste Istituzione e dal Sindaco Giovanni Di Giorgi che rimane fermo davanti a queste sofferenze e che si è dimostrato in questi mesi distante alla disperazione dei cittadini.. "DA OGGI SONO UFFICIALMENTE UNA SENZATETTO!!!GRAZIE ASSESSORE FANTI E SINDACO DI GIORGI".




Siamo molto delusi dal comportamento del Sindaco Di Giorgi e dell'Assessore Patrizia Fanti,  
aggiungono Tripodi e Pappacena - " l'Art. 2 della Costituzione è chiaro, la Repubblica garantisce i Diritti inviolabili dell'Uomo",  la casa è un Diritto inviolabile... A parole il Sindaco e l'Assessore Rappresentano in questo caso la Repubblica come uomini delle Istituzioni, ma a fatti ci ritroviamo ancora una volta davanti ad un silenzio che ferisce e che non tutela i Cittadini ma li abbandona...ancora una volta rivolgiamo l'invito al Sindaco Giovanni Di Giorgi e  all'Assessore Patrizia Fanti di DIMETTERSI". 


giovedì 24 ottobre 2013

Sezze, ragazzo di 22 anni si suicida lanciandosi dalla finestra

"Un giovane di 22 anni si è suicidato questa mattina a Sezze. Il ragazzo, che soffriva di crisi depressive, si è lanciato dalla finestra della propria abitazione, al sesto piano in zona Crocevecchia, intorno alle 8. Inutili i soccorsi, il ragazzo è deceduto sul colpo."



Appresa la triste notizia, Ferdinando Tripodi e Valentina Pappacena Rappresentanti di "Valore Donna" :
- le più sentite condoglianze alla famiglia del ragazzo, ci uniamo al loro lutto e li stringiamo tutti in un interminabile abbraccio per questa gravissima perdita - 






da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/frasi-per-ogni-occasione/frasi-per-condoglianze/frase-167804?f=t:169>

martedì 15 ottobre 2013

Alessia Calvani, mancato arresto di Fiorucci, Giovanni Delle Cave in sciopero della fame



- L'Associazione familiari e vittime della strada annuncia che per protesta il vice presidente Giovanni Delle Cave dal 18 ottobre attuerà lo sciopero delle fame. La protesta durerà fintanto che l'autorità giudiziaria non prenderà gli opportuni provvedimenti degni di uno stato di diritto ne confronti del pirata delle strada,che a settembre del 2012 uccide una ragazza di 15 anni dandosi alla fuga individuato dopo una anno di delicate indagini, da parte della polizia stradale e non arrestato. - 

I Rappresentanti dell'Associazione Valore Donna Valentina Pappacena [Presidente] e Ferdinando Tripodi [Diritti Civili], esprimono massima solidarietà a Giovanni Delle Cave per questa scelta, e ancora una volta sottolineano l'importanza di una Legge contro gli Omicidi Stradali, "è insopportabile (dicono) che chi uccide può andare tranquillamente in giro come se non ha commesso nulla, Alessia Calvani è stata uccisa per la seconda volta  e tutta la sua famiglia è stata duramente ferita, ancora una volta" ..
L'Associazione Valore Donna sarà presente Venerdì Mattina alle ore 10:00 davanti al Tribunale Di Latina per chiedere gli immediati arresti del colpevole. 



Alessia Calvani, "il pirata resta libero" Valore Donna: "Indignazione totale"

Morte Alessia Calvani, nessun arresto per il pirata: commento Giovanni Delle Cave

[Latina Today]
"Era lui alla guida della Mercedes Classe A che nella serata del 2 settembre del 2012 ha investito e ucciso Alessia Calvani. Lo ha confessato lui stesso prima gli uomini della polizia stradale poi al sostituto procuratore Gregorio Capasso.
Il 43enne ex camionista di Latina Scalo ha raccontato così come sarebbero andate le cose quella drammatica sera: prima il furto della vettura, poi la tragedia. “Pioveva forte quella sera, ho visto una sagoma svolazzare per 10-15 metri, ho avuto paura” ha dichiarato agli uomini del comandante Cipriano negli uffici di via dei Volsini spiegando di non essersi reso conto sul momento di aver investito la ragazzina.
L'accusa formulata dalla Procura fino a questo momento è di omicidio volontario, ma all’ex camionista gli vengono contestati anche la fuga e il furto. Fino ad ora quindi non è stata ancora emessa nessuna misura cautelarementre in città - e soprattutto sul web - la gente stenta a capire, chiede a gran voce il suo arresto e una pena esemplare."

I Rappresentanti di "Valore Donna", Valentina Pappacena e Ferdinando Tripodi, si uniscono allo sdegno che nelle ultime ore la Città di Latina sta provando.
Da tempo, anche la nostra Associazione si batte affinchè ci sia un "cambiamento legislativo" per questa continua strage.
"La nostra indignazione è totale  davanti a questi episodi, dove non si tiene conto del valore della vita, ma un "omicidio stradale" si considera un semplice incidente o comunque un reato da "semplice" denuncia. Chiediamo ancora una volta che venga subito preso in considerazione e approvata una Legge che punisca con le giuste misure chi commette un "omicidio stradale". 
Morte Alessia Calvani, nessun arresto per il pirata: commento Giovanni Delle Cave
In qualità di Responsabili di Valore Donna, annunciamo che nei prossimi giorni  manifesteremo davanti al Tribunale di Latina per chiedere giustizia e l’applicazione di pene congrue rispetto alla gravità del fatto”. 

mercoledì 9 ottobre 2013

EMERGENZA SOCIALE "Valore Donna" chiede le dimissioni dell'Assessore Patrizia Fanti

Comune di Latina. Un amministrazione "Immobile e Impotente", la questione sfratti "ignorata".
Il Quotidiano Latina Oggi questa mattina (09.10.2013) ha ancora una volta pubblicato le denunce di Valore

Donna: "famiglie con situazioni drammatiche, abbandonate dalle Istituzione e dai Servizi sociali di Latina che in questi mesi si sono comportati come dei "LATITANTI".


Valentina Pappacena e Ferdinando Tripodi all'attacco dell'Assessore Fanti: "DEVE DIMETTERSI". 


martedì 8 ottobre 2013

Cara Signora Ministro...

Cara Signora  Ministro Kyenge,

dal momento del suo giuramento come Ministro della Repubblica, non le nascondo che ho provato piacere nel vedere un Ministro di colore alla guida dell'Immigrazione.
Speravo che una personalità nuova potesse portare giusti cambiamenti e potesse con determinazione affemare l'importanza si di nuove leggi a tutela degli immigrati, ma sopratutto le responsabilità che gli immigrati dovrebbero avere verso l'Italia, e che molte volte, troppe,  purtroppo non hanno.
Perché vede Signora, anche se molte volte personalità poco credibili incapaci di affrontare gravi situazioni di ordine pubblico nascondono  gravi fatti e con la parola "razzismo" si limitano ad incolpare chi forse stanco e esasperato si lascia scappare qualche termine ingiurioso , gli italiani sono tutt’altro che razzisti.
Troppo abituati ad essere invasi da spagnoli, francesi, austriaci e ad essere guidati da inglesi e americani per potersi permettere la xenofobia. Ma il razzismo cresce, adesso, per i comportamenti dei paladini del politicamente corretto. Cresce quando le case popolari vengono negate agli italiani poveri, figli e nipoti di chi ha pagato le tasse permettendo la costruzione di quelle stesse case, per assegnarle a stranieri appena arrivati e che nulla han fatto per questo Paese. Cresce quando si tagliano i fondi per il trasporto pubblico a Torino e si regalano 5 milioni agli zingari (che non hanno fatto assolutamente nulla per averne diritto). Cresce quando nelle scuole i bambini italiani devono rinunciare alla festa di Natale per non infastidire i bambini di altre religioni o quando devono rinunciare al prosciutto in mensa perché altri non vogliono mangiarlo.
Cresce quando ci ritroviamo davanti persone che se non gli dai un euro in piazza, ci ingiuriano, ti sputano..senza rispettare le nostre Leggi, le Leggi del Parlamento dove Lei ha giurato.
Cresce quando alle 10:00 di mattina visitando un campo rom ti accorgi di come uomini con comportamenti da padre padrone mandano le donne e  figli ad elemosinare agli incroci e loro rimangono seduti a giocare a carte..mentre intanto lo Stato Italiano, i Cittadini Italiani che non sanno più come arrivare alla metà del mese, pagano. 

Ecco, Caro Ministro, prima di lanciarsi in iniziative che andranno in senso contrario ad ogni integrazione ed interazione, provi a pensare a tutto questo. Provi ad invitare gli immigrati a rispettare le Leggi, ad adoperarsi per il bene di tutti, a rispettare le Leggi del paese che li ospita, provi a dire che è giusto dare la cittadinanza ma solo a coloro che dimostrano di voler vivere civilmente in un paese civile e che apre le porte a tutti. Provi, Signora Ministro.
E se proprio non Le piace come siamo fatti, può sempre scegliersi popoli migliori del nostro.

Ferdinando Tripodi
Responsabile Diritti Civili

Emergenza Casa. A Latina "situazione esplosiva"

"Signora entro il 29 Ottobre deve lasciare la casa"..
Ricordate la storia della Signora Anastasia Adinolfi, andata in onda qualche settimana fa su Canale 5 a "Difensore Civico" di Mattino5? Ebbene, questa mattina l'Avvocato del proprietario di casa che da tempo ha avviato le procedure di sfratto gli ha comunicato l'ultima data di rilascio.
Entro il 29 Ottobre la signora Anastasia (invalida) con due figli deve lasciare la casa dove purtroppo da diverso tempo, non è stata più in condizione di pagare l'affitto.
La Signora riesce a "tirare a campare" con solo i soldi della pensione d'invalidità, circa 280,00 euro al mese.
Non può permettersi di pagare un affitto, visto che già fa fatica a permettersi un pezzo di pane.
Per non parlare delle tante medicine che è costretta a prendere e che "costano" ..
Noi dell'Associazione "Valore Donna, per i Diritti di Tutti"  da tempo cerchiamo di sostenere e di aiutare questa famiglia. Purtroppo il comune di Latina, le Istituzioni competenti è da un anno che "fuggono" (ricordate l'Assessore Fanti?) davanti a questi gravi situazioni che sono tutt'altro che fatti isolati, sopratutto a Latina.
Questa mattina ci siamo recati insieme al Presidente Valentina Pappacena, presso i "Servizi Sociali", che ancora una volta ci hanno promesso che entro quella data sarà trovata una soluzione per questa famiglia. (quindi in 20 giorni)
Noi naturalmente non abbandoneremo ne Anastasia Adinolfi, ne tutte le altre famiglie che vivono tragiche situazioni.

La Signora Adinolfi si dice veramente "molto delusa da queste Istituzione e dal Sindaco Giovanni Di Giorgi che rimane fermo davanti a queste sofferenze e che si è dimostrato in questi mesi distante alla disperazione dei cittadini".



"Noi non possiamo non appoggiare queste parole, ancora una volta chiedo come Responsabile Dei Diritti Civili, IMMEDIATE DIMISSIONI da parte dell'Assessore Patrizia Fanti "Servizi Sociali", che non abbiamo in questi mesi mai visto farsi carico dei problemi che tantissime famiglie vivono a nel Comune di Latina.  Unica risposta che riceviamo è: "prendete appuntamento". Le Dignità di queste Famiglie, Caro Assessore, non può e NON DEVE aspettare". 



Ferdinando Tripodi
Responsabile Diritti Civili













lunedì 7 ottobre 2013

Le "mele marce" della Polizia di Stato.

[Ansa]
"Si chiama Sandro Contardo, è un assistente capo della polizia di Roma e la sua voce è stata registrata dalla donna che stava per violentare, che aveva nascosto un registratore sotto il letto. “Mi piace violentarti”, dice l’uomo in divisa, prima di rivolgersi al collega e dire: “Sandri’ io la vojo violentà!”. “Sandrì” è il poliziotto Alessandro Stronati. Sono state queste registrazioni ad incastrare i due agenti del Commissariato di San Basilio, finiti in arresto con l’accusa di violenza sessuale. La vittima, una ventiseienne cubana detenuta agli arresti domiciliari, ha spiegato agli inquirenti i motivi che l’hanno spinta a documentare l’abuso: sentiva di essere in pericolo.
I fatti risalgono al 2 giugno (festa della Repubblica, ironia della sorte). I poliziotti sono arrivati a casa della donna, che era stata incriminata l’anno prima per un giro di prostituzione in un locale. Gli agenti si erano già presentati a casa sua 20 giorni prima dell’abuso, come ha riferito la detenuta in sede di denuncia: “Hanno scherzato e hanno iniziato a farmi battute a sfondo sessuale”. A detta della ragazza, uno dei due aveva anche tentato di toccarla. Per questa ragione si era convinta a procurarsi un registratore, da azionare nel caso in cui si fossero ripresentati, come puntualmente è avvenuto. I poliziotti hanno bussato alla sua porta di sera, trattenendosi qualche minuto ma tornando a mezzanotte. La ragazza, prima di farli entrare, aveva premuto il tasto rec e nascosto l’apparecchio sotto il letto. Dalla registrazione, si sente la voce di Contardo che chiama Stronati: “Ti muovi! Do stai tu? Muoviti che stiamo qua!”. I poliziotti avevano ammesso di aver consumato un rapporto sessuale con la detenuta. “E’ stato un attimo di scelleratezza – aveva detto Stronati – una stupidaggine”. Prima di lasciare la casa della donna i poliziotti le avevano intimato di rimanere in silenzio."

Il termine che mi viene in mente è: "Schifo". 
Un fatto gravissimo che viene commesso da chi non te l'aspetti e sopratutto da coloro che "dovrebbero" tutelarti da questi gravi episodi.
Io mi auguro che questi signori vengano puniti per quello che hanno fatto, ma sopratutto che vengano "sbattuti fuori" dalle istituzioni. La Polizia di Stato non può macchiarsi di crimini del genere. 
La Polizia di Stato deve garantire sicurezza ai cittadini [come egregiamente lo fa ogni giorno], non può accettare episodi del genere. 
La nostra piena solidarietà a questa Donna. 
CHIEDIAMO AL MINISTRO DELL'INTERNO ALFANO, DI INTERVENIRE PER RIMUOVERE SUBITO QUESTE PERSONE DALLA POLIZIA DI STATO. 




Ferdinando Tripodi -Diritti Civili- 

«Non sono razzista, ma chiedo di difendere gli italiani»

«Non sono razzista, ma chiedo di difendere gli italiani»

11 settembre 2013 alle ore 18.19

La mia Nota al Ministro Kyenge ha dato fastidio a qualcuno, ecco perchè voglio precisare delle cose:
innanzitutto è evidente a chi mi conosce e sa delle mie [piccole] battaglie che io non sono razzista.
Tutt'altro. Nell'Associazione di cui sono Responsabile dei Diritti Civili "Valore Donna", molto spesso sono i casi di persone che hanno bisogno di aiuto, extra-comunitari, comunitari, [non Italiani].
Voglio precisare che quando uso il termine "gli altri" non è per non considerarli "non persone", ma è per distinguere chi è Italiano e chi no. [Questo non è razzismo, e realtà, verità]
Credo che però sia urgente nel nostro paese, in questo momento sopratutto, affrontare un problema che riguarda tutti e che dovrebbe responsabilizzare tutti.
L'immigrazione. La presenza nel territorio di "Stranieri senza Permesso, Senza Lavoro, Senza Casa".. 
E' ovvio che tutte le persone devono avere "pari diritti e pari dignità", guai a non assolvere questo importante diritto.
La domanda che faccio però sempre e che [secondo me] giustifica le mie preoccupazioni è questa: "come possiamo pensare di tutelare "gli altri" se prima non tuteliamo le nostre leggi, le nostre tradizioni, la nostra Nazione, le nostre famiglie, i nostri figli..."??? Come???
E' evidente che l'urgenza che deve essere affrontata subito è quella di stabilizzare il nostro paese in primis, per poi contemporaneamente aiutare chi è intenzionato a vivere in Italia e a rispettare le Leggi della Costituzione, a poter avere diritti giusti e  uguali agli altri. 
Questo è "Razzismo" secondo voi?

[07.10.2013] L'Abolizione del Reato di clandestinità non risolve nessun problema, anzi espone  i Cittadini Italiani al pericolo di trovarsi sul Territorio Nazionale persone che purtroppo se non hanno un lavoro, una casa, sono costrette a delinquere per poter vivere. La Legge Bossi-fini va modificata non eliminata. Altrimenti la domanda che sorge spontanea è: "CHI TUTELA GLI ITALIANI"? ]


Ferdinando Tripodi - Diritti Civili - 

sabato 5 ottobre 2013

Abolire Reato di Clandestinità. Chi tutela gli Italiani?

Dalla Kyenge [Ministro Immigrazione]  alla Boldrini [Presidente della Camera] arrivando ad Alessandro Di Battista [M5S]
Il "Reato di Clandestinità va abolito..un reato aberrante", lo definiscono.


 "L'Italia ha dimostrato negli anni di essere un paese tutt'altro che razzista, ed è giustissimo che sia così. Accoglienza, solidarietà, ospitalità sempre e comunque. "

Volere però abolire il reato di clandestinità, credo sia un passo falso che causerebbe problemi al nostro paese. Come credo che abolire "totalmente" la Legge Bossi-Fini, non porterebbe dei benefici.

Sicuramente quella Legge andrebbe modificata, ma non eliminata. Le tragedie accadute in tutti questi anni, l'ultima due giorni fa a Lampedusa, sono assolutamente "vergognose e incivili", ed è ovvio che chi di dovere deve prendere subito delle posizioni a riguardo. 
Il problema però dell'Immigrazione Clandestina non può essere considerato "normalità". 

Coloro che si trasferiscono in Italia, che vivono nel nostro paese, è giusto che rispettino le Leggi dello Stato Italiano. Eliminare il Reato di clandestinità, significa lasciare agire liberamente nel nostro paese Immigrati irregolari senza magari ne un lavoro, ne una casa ne una condotta positiva. Lasciarli agire senza prendere provvedimenti nel caso in cui quest'ultimi non hanno intenzioni di regolarizzarsi e di vivere rispettando le Leggi di questo Stato.

Voglio solo ricordare alla Kyenge, alla Boldrini al "saputello" Di Battista, che nel nostro Paese vivono circa 60 Milioni di Italiani [giustamente] ve lo siete dimenticati?
Se da un lato bisogna senza se e senza ma tutelare gli Immigrati, dall'altro lato è ancora più doveroso tutelare gli Italiani visto che sono "cittadini di questo Stato". 

Il Reato di Clandestinità si potrebbe spiegare così: "per gli immigrati,  se non si dimostra entro pochi mesi dall'ingresso nel nostro Paese di essere regolari, di avere trovato un'occupazione anche precaria e una collocazione che sia stabile, l'espulsione ed il rimpatrio devono essere immediati. E non per decreto di espulsione su carta, evaso praticamente da tutti. Una espulsione reale: preso e portato alla frontiera. Via."
Cosa c'è di così aberrante in questo? Cosa c'è di così incivile o non umanitario in questo? 

Ripeto, Cari Signori su citati, prima della tutela dell'integrazione, delle diversità e del multiculturalismo vengono gli italiani e la loro sicurezza. Chi raggiunge il nostro Paese senza una reale prospettiva, prima o poi sarà chiamato a delinquere. È matematico.  E la storia del nostro Paese insegna. Una storia che va cambiata immediatamente. 

Abolire il Reato di Clandestinità significa esporre al pericolo gli Italiani, e significa non volere aiutare veramente gli Immigrati. Il "contentino" non è di beneficio a nessuno. 
Le belle parole piacciono, ma i fatti sono un'altra cosa. 




Ferdinando Tripodi
Responsabile Diritti Civili 

Forza Nuova ha perso un'altra occasione per tacere.

Forza Nuova ci riprova ad offendere l'Italia..
Ieri sera  la Città di Latina è stata tappezzata da cartelloni "volgari e razziste".
NO ALLO IUS SOLI si legge.. e altre frasi contro gli immigrati.

'Come al solito Forza Nuova si dimostra una forza retriva e figlia di un bigottismo culturale senza precedenti. 
Tutta l'Associazione "Valore Donna" Contestiamo la volgarita' e la violenza della loro protesta, fatta contro l'immigrazione e lo ius soli.
Dopo l'immane tragedia accaduta proprio ieri a Lampedusa, dove oltre 300 migranti hanno perso la vita, Forza Nuova avrebbe dovuto tacere.

Questi cartelloni, queste frasi, queste proteste firmate Forza Nuova, sono "pericolose". 
Seminare odio gratuitamente non può essere ne tollerato ne permesso. 
Per quanto riguarda Latina chiedo come Responsabile Diritti Civili dell'Associazione Valore Donna, che il Sindaco Giovanni Di Giorgi intervenga SUBITO per far rimuovere i manifesti che sporcano e offendono i Cittadini Italiani.

Forza Nuova, ha perso un'altra occasione per tacere.




Ferdinando Tripodi
Responsabile Diritti Civili

venerdì 4 ottobre 2013

Strage di migranti. Orrore e Vergogna

[Ansa]: 
"Il naufragio, l’incendio a bordo causato dal tentativo di segnalare la propria presenza dando fuoco, pare, a una coperta. Ed è stato l’inizio di una tragedia senza precedenti nel pur lungo elenco di drammi dell’immigrazione. Decine e decine di migranti, in gran parte di origine somala ed eritrea, erano ammassati su un barcone che si trovava a mezzo miglio dall’isola dei Conigli, al largo di Lampedusa. Circa 500 disperati, raccontano i sopravvissuti, tutti alla ricerca di un futuro. La gran parte di loro ha trovato invece una morte orribile. A bordo le fiamme si sono propagate in fretta. Molti si sono gettati in mare, ma pochi anche tra loro sono sopravvissuti. Il bilancio, terribile, potrebbe arrivare a 300 vittime. Una strage. Con l’orrore di immagini come quelle girate dalla Guardia Costiera, che mostrano corpi che galleggiano visti dall’alto, riprese da un elicottero. I soccorritori hanno recuperato 127 corpi, compresi quelli di una donna incinta e di due bambini, un maschio e una femmina, mentre molti altri sarebbero sotto il barcone. Le persone tratte in salvo sono 155. Secondo la ricostruzione il barcone, si è rovesciato a poca distanza dalla riva e ha preso fuoco. L’allarme è stato dato dall’equipaggio di due pescherecci che transitavano nella zona" ----


ORRORE, VERGOGNA, DISPERAZIONE, TRAGEDIA IMMANE.
Oggi è il giorno del silenzio, del dolore.. 
Lutto Nazionale, Sia a livello personale, sia con  tutta l'Associazione "Valore Donna" ci uniamo a questo dramma che colpisce tutti.
Ripeto, oggi è il giorno del silenzio.. Ma da domani non possiamo e non dobbiamo dimenticare. L'europa e tutti coloro che potrebbero e sopratutto DOVREBBERO agire per tutelare questa gente deve intervenire subito subito con nuove leggi a tutela di queste persone ma sopratutto affinchè queste tragedie non accadono più.
L'EUROPA NON PUO' GIRARSI DALL'ALTRA PARTE!!!! 
Chiedere scusa oggi e' naturalmente troppo tardi, ma lo dobbiamo a queste persone. Lo devono i grandi della terra colpevoli di queste immane tragedie, ma lo dobbiamo un po tutti per le troppe volte che forse, rimaniamo indifferenti. 
A tutti gli immigrati. A tutti quegli uomini. A tutti quelle donne. A tutti quei bambini. A tutti quelle anime ancora nel grembo materno. . .
SCUSATECI, SE POTETE..


Ferdinando Tripodi
Responsabile Diritti Civili





mercoledì 2 ottobre 2013

Processo d'appello per il piccolo Claudio

http://www.video.mediaset.it/video/mattino_5/full/410735/martedi-1-ottobre.html Video Mattino5 del 1 Ottobre. Presenti l'avvocato Stefano Ciapanna e la nonna del piccolo Claudio 

Prenderà il via domani, a Roma, il processo di secondo grado a carico di Patrizio Franceschelli l’uomo di Roma che il 4 febbraio del 2012 prese il figlio di pochi mesi, Claudio, e lo gettò come se nulla fosse da Ponte Mazzini dentro al Tevere, facendolo affogare, in una mattinata in cui l’acqua era gelida a causa della nevicata della notte prima. “Un gesto che definire insano e crudele è pococommenta la Presidente di Valore Donna, Valentina Pappacena associazione che tutela la famiglia della madre del piccolo Claudio.
Una tragedia che nessuno riesce e potrà mai dimenticare. Una crudeltà, soprattutto se tenuto conto che si tratta di un padre; un gesto inspiegabile e soprattutto ingiustificabile.
Franceschelli fu condannato, in primo grado a 30 anni ed ora i suoi avvocati cercheranno di tornare a percorrere la tesi dell’infermità mentale per un uomo che invece, a detta di tutti, quella terribile mattina era assolutamente capace di intendere e di volere.
“Si tratta di una tesi, quella dell’infermità mentale – spiega ancora la presidente di Valore Donna – che era già stata esclusa dal giudice, in primo grado, dopo una perizia fatta da un consulente nominato dal Gip”.
Un’assurdità di cui il 1° ottobre è tornato a parlarne anche Mattino 5 alla presenza della signora Rita Maccarelli, nonna materna del piccolo Claudio, e dell’avvocato Stefano Ciapanna che in tribunale difenderà la zia del piccolo Claudio.
Proprio l’avvocato Ciapanna (che è anche legale dell’associazione Valore Donna) ha ribadito come lo scopo della difesa sia quello di ottenere uno sconto di pena o peggio un’assoluzione per infermità mentale. “Una tesi contro la quale ci batteremo in aula con tutti i mezzi a nostra disposizione”.
“Non è pensabile – aggiunge ancora Valentina Pappacena– che un uomo che è stato capace di tanta crudeltà possa cavarsela con la scusa dell’infermità mentale. E’ un soggetto pericoloso e non è neanche un detenuto modello, come abbiamo saputo, per cui faremo del tutto per assicurare questo mostro alla giustizia perché 30 anni sono già pochi per una persona capace di tanto”.
Secondo quanto confermato da fonti giudiziarie per l' udienza di domani il presidente della Corte hagià disposto la citazione del consulente di parte dell' imputato e il perito nominato dal gip durante l'incidente probatorio. La difesa dell' imputato, infatti, con l' appello ha chiesto che venisse escusso il perito del gip, o in alternativa quello di parte. Nessuna decisione è stata, dunque, ancora presa ma questa anticipazione sui tempi da una parte fa preoccupare.
“Speriamo solo – conclude Valentina Pappacena – di non doverci trovare di nuovo di fronte ad una sentenza ingiusta per una madre e una famiglia distrutta che chiedono solo giustizia”.