Da pochi mesi un ex vigilante era tornato in paese dopo aver scontato parte della pena a 14 anni che gli erano stati inflitti per l'omicidio di Roberta Neri, che aveva confessato in Aula.
La condanna più pesante, quella che nessun giudice avrebbe potuto determinare, se l'è inflitta da solo. Forse Salvatore Saba non ha retto il peso della colpa: quella di aver ucciso, 15 anni fa, la fidanzata Roberta Neri. E a tutto quello che ne è conseguito. Due notti fa si è impiccato a un albero nella pineta di Su Barone, a Orosei. Nella sua abitazione, un biglietto di richiesta di perdono indirizzato all'anziana madre.
Venerdì 16 marzo 2012 08.41
Per non dimenticare il delitto
----------------------------------------------------------------- Nell'omicidio di Orosei inquietanti analogie con il caso della coppia massacrata. Ma gli inquirenti: solo un caso Uccisa in casa, giallo - bis in Sardegna La vittima e' una donna ligure e anche lei si occupava di video - giochi Raggiunta da 3 colpi alla testa mentre si stava lavando i denti Interrogato a lungo il fidanzato della giovane, una guardia giurata DAL NOSTRO INVIATO OROSEI - Una scarica di proiettili in faccia, almeno tre colpi, l'assassino le ha quasi appoggiato la pistola, lei era in bagno, lo spazzolino fra i denti. Roberta Neri, 29 anni, di Noli (Savona), e' stata uccisa almeno 7 giorni fa, ha il volto sfigurato, il corpo in decomposizione. Da tre anni in Sardegna, costa orientale, noleggiava videogames nei bar e nelle sale giochi. Non e' la sola analogia con il "giallo" di Genova, probabilmente anche lei conosceva chi ha sparato, l'ha fatto entrare in casa, l'assassino e' andato via chiudendosi dietro la porta a chiave. Ma nient'altro che faccia pensare a un unico filo con l'uccisione degli sposi al ritorno dal viaggio di nozze, qui il racket dei videogiochi e delle scommesse clandestine non esiste. I carabinieri seguono altre piste, il delitto passionale, un corteggiatore respinto, gelosia e lite. Nessun segno di violenza, vestiti senza strappi, nell'appartamento tutto in ordine, non e' stata una rapina: nessuno ha messo a soqquadro i cassetti, non sono stati portati via soldi. In caserma per accertamenti una decina di persone e fino a tarda sera anche Salvatore Saba, 40 anni, di Orosei. Da due anni ha una relazione con la Neri, che l'ha associato nella gestione dei videogames. Se non e' indagato (si ipotizzava una ricognizione per accertare se nelle mani e negli abiti avesse tracce di polvere da sparo), certo e' chiamato a dare spiegazioni su particolari importanti: cosa sa delle chiavi di casa, come mai non ha segnalato la prolungata assenza della donna, perche' ha continuato a ritirare gli incassi. "Saba non e' in stato di fermo - hanno detto gli inquirenti - stiamo controllando il suo racconto". E' stato Antonio Neri, padre di Roberta, a insospettirsi: "Da qualche giorno non riuscivo a rintracciare al telefono mia figlia, lei quasi ogni giorno ci faceva sapere notizie". Era ordinata e metodica negli appuntamenti sul lavoro: attendeva di ricevere nuovi giochi, davvero strano che non si fosse messa in contatto con i fornitori. Il papa' e' piombato ieri mattina in Sardegna, ha visto che la porta dell'appartamento di Roberta, al primo piano in una villetta bifamiliare alla periferia di Orosei, era sprangata e ha dato l'allarme. Dopo mezzogiorno i carabinieri hanno sfondato una finestra e hanno trovato il cadavere, riverso nel bagno accanto al lavabo. Roberta Neri: una bella ragazza, non alta, riccioli castani, poche amicizie. Era presa dal lavoro, faceva i suoi giri settimanali nei bar per controllare le macchine e riscuotere le percentuali. Rapporti buoni con tutti. Anche con Salvatore Saba nessuno screzio; lui e' sposato ma da tempo separato, ha un'altra abitazione a Orosei, frequentava abitualmente la villetta bifamiliare. Non nascondevano la loro relazione. Nessuno ha visto persone sospette intorno alla villetta, nessuno ha sentito gli spari. Indagini difficili per il sostituto procuratore Giorgio Latti e per i carabinieri di Nuoro. Oggi l'autopsia e il controlo dei tabulati del telefono cellulare, che dara' i nomi delle ultime persone con le quali Roberta ha parlato prima di essere assassinata.
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