mercoledì 18 giugno 2014

Latina: sgombero via respighi - Tripodi scrive al Sindaco, Assessori e Consiglieri..

Al Sindaco Giovanni di Giorgi
del Comune di Latina, agli Assessori e Consiglieri
Piazza del Popolo  1
04100 Latina


“QUANDO IL COMUNE NON TUTELA IL CITTADINO”

La presente, vuole essere una lettera di ringraziamento per tutti quei politici del Comune di Latina che hanno tentato di affrontare (si fa per dire) l’annosa questione abitativa (via respighi) che riguarda in questo caso 12 famiglie, 60 persone, molti bambini, che da oltre 2 anni non hanno mai ricevuto alcuna risposta positiva da parte dei Servizi Sociali del su  citato Comune.   
Queste famiglie a giorni (domani è giorno ultimo) potrebbero vedersi privare di un bene primario, di un diritto che qualsiasi paese civile e del mondo dovrebbe sempre e comunque garantire: la casa!
Queste famiglie sanno benissimo di essere “occupanti abusivi”, termine che più volte il Comune ha usato giusto per giustificare le proprie mancanze e scaricare sugli altri la colpa, sanno benissimo di aver sbagliato  2 anni fa ad occupare una casa. Ma queste famiglie, cari politici, sanno anche che non l’hanno fatto perchè amano violare la legge o perchè non gli andava di pagare un affitto, ma l’hanno fatto perchè costretti da una situazione personale difficile, drammatica, che li ha obbligati a scegliere se occupare per garantire un tetto ai propri figli o se scegliere una piazza o una stazione dove posizionare le proprie valigie, i propri pochi beni, i propri sogni.
Ed ecco che ancora una volta grazie ad una politica latitante, ad una politica sempre più lontana dai cittadini, alla politica fallimentare di questo Comune, degli Italiani si troveranno a fare i conti con una situazione che gli causerà non pochi dolori mentre invece chi dovrebbe garantire DIRITTI sanciti dalla Costituzione (Art. 2) e dalla “Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo”  (Diritti Inviolabili) fa finta di non vedere, non sapere e conclude il tutto semplicemente dicendo: “noi non abbiamo soluzioni”.

Ebbene, Signor Sindaco Giovanni Di Giorgi, cari Politi tutti del Comune di Latina, permettetemi di farVi conoscere il mio pensiero:
“gli aspiranti politici, quando decidono di occuparsi della gestione della “cosa pubblica”, nella loro presunzione, si fanno prendere da uno stato di consapevolezza che non li porta a porsi determinati interrogativi (forse sarebbe il caso): sono capace? Sono in grado? Sono competente? Sono all’altezza? Risultato: ci ritroviamo, quasi sempre, amministratori della “res” che disattendono e trascurano gli interessi dei cittadini.
 Comunque, devo ribadire il mio ringraziamento al Sindaco Giovanni Di Giorgi, per la indifferenza mostrata verso l’annosa questione, all’Assessore competente Agostino Mastrogiacomo per la poca sincerità e la poca determinatezza dimostrata, e agli altri politici, Assessori e Consiglieri del Comune di Latina, li indico genericamente per non offendere nessuno, che per il loro disinteresse hanno contribuito al “non fare”.

Con sincerità. 

Latina lì, 18/06/2014

Ferdinando Tripodi, Cittadino di Latina
Vice Presidente Associazione “Valore Donna”





martedì 17 giugno 2014

"Liberarsi di un ostacolo"

Vittorino Andreoli sulla strage di Motta Visconti: "Carlo Lissi non è matto. È incapace di gestire i sentimenti"

Secondo lo psichiatra l'omicida ha voluto "liberarsi di un ostacolo" nell'illusione di poter avere una relazione con la donna di cui si era invaghito. E quando è andato a vedere la partita, non aveva dimenticato. È un uomo amorale e anaffettivo: la donna per lui è una preda Leggi lo speciale sulla strage delle donne 

di Anna Maria Speroni - 16 giugno 2014
Lo psichiatra Vittorino Andreoli.Lo psichiatra Vittorino Andreoli.
Come si fa a uccidere la moglie, i due figli e poi ad andare a vedere la partita con gli amici? Rimozione, blackout su quanto successo nell'ultima ora? Secondo lo psichiatra Vittorino Andreoli, no, Carlo Lissi non aveva dimenticato. E, basandosi sugli elementi noti finora, tenta una ipotesi. "Lissi è molto attratto da una collega. Si dichiara, lei lo rifiuta, magari dicendo parole tipo "vergognati, hai moglie e figli". Il suo desiderio è frustrato; lui, in modo più o meno inconsapevole, collega la sua delusione a loro. E, dopo aver fatto l'amore con la moglie (la donna è solo una preda) libera il campo dagli ostacoli. Dà una possibilità alla eventuale nuova storia. Poi va a vedere la partita. Non perché ha dimenticato: la sensazione immediata è di avercela fatta. Anche Pietro Maso, 23 anni fa, era andato in discoteca dopo aver ucciso i genitori per impossessarsi dell'eredità.
Un matto? No. Il 31enne Carlo Lissi, come molti oggi, è una persona incapace di gestire i sentimenti. Non sa perdere, non sa accettare un no, non sa reagire alle frustrazioni, la sua logica è individuale, pensa solo a sé. Ed è privo di senso morale, inteso come sentimento e rispetto per gli altri. Ciò che conta e che gli interessa sono solo le sue personali pulsioni. E' la manifestazione estrema di un cambiamento antropologico enorme. Basti pensare alla violenza (anche contro se stessi) di molti adolescenti, o ai tanti corrotti: mi offrono centomila euro? Mi servono, li prendo. Conto solo io. 
L'etica si impara, non è dentro di noi.Che cosa resta di un uomo se scompare la sua morale intesa, ripeto, come rispetto e attenzione per l'altro? Se scompare il suo senso di colpa? Una macchina disaffettiva. Perché quella di Lissi che chiede il massimo della pena è solo una recita. Il vero dolore è muto, impietrito. In lui, è come se i due scomparti del cervello che regolano ragione e sentimento non fossero in comunicazione tra loro. 
Ha un'intelligenza che gli permette di vivere e lavorare, ma che non viene applicata alle emozioni". 
Ed è anche il solito bravo ragazzo da cui nessuno si sarebbe aspettato un graffio. Possibile che nessun'altro "no" abbia mai scatenato una reazione minimamente violenta, prima di questa? "Probabile che la sua vita sia stata non fortemente frustrante. Ma di fronte alla prima grande delusione (abbinata certo a una grande attrazione per l'altra donna) tutto è crollat

sabato 14 giugno 2014

Terremoto nel M5S di Latina; Iannuzzi contro Beppe Grillo: "votazioni falsate" - Tripodi: "sia coerente e si dimetta"

Il Deputato di Latina del M5S Cristian Iannuzzi attacca sia il referendum del M5S sulle alleanze in Europa sia alcuni atteggiamenti di Beppe Grillo;

L'intervento di Iannuzzi: " Sono davvero avvilito per le modalità con le quali è gestito il portale del M5S..è evidente che stiamo soffrendo oltre che una mancanza di regole anche una mancanza di democrazia interna e di trasparenza.."
lo stesso continua: " le modalità con cui si sono svolte le votazione per decidere le allenaze in europa sono state falsate"..

Sulla questione ancora una volta interviene 
Ferdinando Tripodi, rappresentante dell'Ass. Valore Donna e come sembra ormai  "ex sostenitore dei 5 Stelle";


Tripodi scrive: " quando ho criticato io Grillo per alcuni modi non propri democratici o nei giorni scorsi in riferimento alle votazioni poco democratiche, sono stato trattato come uno che "critica e basta" da molti attivisti; Oggi mi chiedo: vale lo stesso per il Deputato Iannuzzi o ci sono due pesi e due misure?"
E aggiunge: " sono d'accordo su molte cose che Cristian Iannuzzi afferma, ma dovrebbe essere coerente con quello che dice ed avere il coraggio di agire di conseguenza nei confronti di un moVimento che ormai stenta a rispettare i patti iniziali e lo spirito che l'ha visto nascere..altrimenti è troppo facile criticare, non condividere ma continuare comunque a mantenere la poltrona.." 


giovedì 12 giugno 2014

Latina: Occupanti via Respighi, Tripodi all'attacco del M5S

A distanza da pochi giorni dello sfratto esecutivo che riguarderà 12 famiglie del capoluogo, dopo che il Comune si è detto "privo di soluzioni" il rappresentante di Valore Donna che da tempo segue le famiglie si rivolge tramite il social network facebook agli eletti del M5S che ad oggi, non hanno mai detto una parola sulla vicenda;

Tripodi scrive: " in riferimento alla tragica situazione di queste famiglie chiedo un intervento della Senatrice Simeoni, del Senatore Vacciano e del Deputato Iannuzzi del M5S che fino ad oggi non hanno detto alcuna cosa  in difesa di questi cittadini"

Subito le repliche di alcuni attivisti che hanno risposto: "queste situazioni devono essere trattati ai meetup cittadini".. - Anche il Senatore Giuseppe Vacciano ha risposto: "  Il nostro compito è quello di portare le posizioni dei gruppi locali e degli attivisti. Se organizzate un incontro per discutere questa questione, la posizione che ne emergerà sarà quella ufficiale del Movimento di Latina e non del portavoce. Mi dispiace che ancora non passi questa differenza tra politico tradizionale che democristianamente esprime "ciò che pensa sia meglio per i cittadini" e il portavoce che dei cittadini deve esprimere esclusivamente il pensiero in seguito ad una discussione comune e condivisa" - 



La replica di Tripodi che ha sostenuto il M5S anche in queste ultime politiche è  la seguente:  
 "Non sono affatto d'accordo con questi modi; i Cittadini di Latina come quelli dell'Italia non possono tutti essere presenti ai meetup o sul blog, non per questo devono essere considerati cittadini di serie B;
Rimango deluso di questi comportamenti proprio perchè il M5S si è sempre detto "vicino ai problemi dei cittadini", ma mi pare che invece quando si tratta di problemi reali ci si volta dall'altra parte; Sfido questi eletti che rappresentano la Repubblica Italiana ad uscire dal palazzo e venire con me a casa di questi cittadini per ascoltare le loro richieste di aiuto e sopratutto tentare di risolvere il problema.
Questo M5S non rispecchia più le idee di molti che fino ad oggi hanno sperato in un cambiamento reale e concreto. --







mercoledì 11 giugno 2014

Latina: Occupanti via Respighi "nessua soluzione da parte del Comune"




Si è svolto lunedì pomeriggio presso la Questura di Latina una riunione con il Rappresentante dell'Associazione "Valore Donna" Ferdinando Tripodi -  il Dirigente della Digos Dott. Roberto Artusi, l'Assessore ai Servizi Sociali Agostino Mastrogiacomo e il Capo di Gabinetto del Sindaco Dott. Melaragni in riferimento alla questione degli occupanti di via Respighi a Latina che dopo oltre due anni hanno ricevuto lo sfratto esecutivo per il prossimo 19 Giugno.

Il Comune, seppur a conoscenza della situazione da oltre 2 anni, non ha trovato soluzioni per le famiglie che per questione di indigenza occupano lo stabile di via respighi a Latina;

Sarà l'Associazione Valore Donna tramite i propri legali a fare un ultimo tentativo chiedendo alla Procura della Repubblica di rinviare lo sfratto affinchè gli invalidi e i bambini presenti nei nuclei non debbano subire ulteriori sofferenze psicologiche e fisiche.

"Una conclusione drammatica", - la definiscono i rappresentanti Pappacena e Tripodi - " un Comune da oltre 2 anni non riesce a trovare una sistemazione a 14 famiglie dimostra la propria politica fallimentare; comprendiamo il momento difficile anche per i Servizi Sociali in riferimento ai fondi economici, ma è anche vero che in questi anni sono stati spesi dei soldi in modo sbagliato che potevano invece servire alle famiglie che hanno grande necessità; ci chiediamo a questo punto: dove andranno questi cittadini, bambini e persone con problemi di salute,  (60 persone)  presenti nella palazzina? ad oggi il Comune non ci ha mai dato risposta!!!" 





lunedì 9 giugno 2014

Latina: Occupanti Via Respighi. "amministrazione fallita..adesso tutti a casa"

A distanza di 10 giorni dallo sgombero della Palazzina di via Respighi a Latina, previsto per il 19 Giugno, si scopre che in questi mesi le promesse del Comune non erano altro che "parole al vento."
Proposte mai avanzate, soluzioni assenti, in più l'Assessore ai Servizi Sociali, Agostino Mastrogiacomo non si è mai presentato alla Regione Lazio per discutere di questa gravissima situazione che riguarda 12 famiglie, tra cui invalidi e bambini piccoli presenti nei nuclei familiari.






L'Associazione - Valore Donna - che ha da subito tutelato le famiglie ha tentato in questi mesi di trovare soluzioni, sia con il Prefetto D'Acunto, sia con la Procura arrivando a proporre all'azienda proprietaria della struttura un accordo affinchè le famiglie possano continuare a vivere dentro una casa e non per la strada. Purtroppo nessuna proposta avanzata ha trovato accoglimento.
In più nessun proposta concreta da parte del Comune di Latina è stata avanzata affinchè si trovasse una soluzione al problema.







I Rappresentanti dell'Associazione Valore Donna, Valentina Pappacena e Ferdinando Tripodi non ci stanno;
La Pappacena durante un colloquio con la Stampa locale ha dichiarato: "queste persone non sono dei delinquenti..chiedono e pretendono DIRITTI. L'unica cosa che ci ha detto l'Assessore è stato "prepariamoci al peggio..E' evidente che questi  non risultati riguardano una giunta e un amministrazione fallita"ù

Gli fa eco - Ferdinando Tripodi - " 12 famiglie, circa 60 cittadini tra cui invalidi e bambini, abbandonati dallo Stato (locale). E' una vergogna. L'amministrazione di Latina non ha saputo gestire un problema sociale. Non ha saputo rispettare i patti con i cittadini ma sopratutto non ha rispettato i DIRITTI che la Costituzione garantisce. Il Sindaco e gli Amministratori ne devono prendere atto. Hanno fallito ed è giusto lasciare il posto a chi vuole VERAMENTE FARE  per la Città. Nei prossimi giorni saremo in piazza con le famiglie per chiedere le dimissioni di questa giunta comunale. Adesso tutti a casa!!!!" --