mercoledì 11 gennaio 2012
Parolisi non vedrà per il momento la piccola
ASCOLI PICENO - All'indomani della bagarre legale che ha impedito a Salvatore Parolisi, detenuto in carcere a Teramo per l'omicidio della moglie Melania Rea, di rivedere, per la prima volta dopo l'arresto, la figlia di due anni, arriva uno stop, sia pure non definitivo, della magistratura all'incontro padre-figlia. Pur non ravvisando «elementi gravemente ostativi» affinchè Parolisi riabbracci la piccola Vittoria, il giudice tutelare del Tribunale di Nola (Napoli) Vincenza Barbalucca ha, infatti, ritenuto di sospendere quell'incontro, e di disporre una consulenza tecnica con l'obiettivo di valutare, tra l'altro, la situazione psico-fisica della minore dopo la perdita della madre e l'allontanamento del padre. Il consulente, inoltre - ha stabilito il giudice - dovrà indicare le modalità più idonee dell'incontro, che dovrà essere preceduto da un programma preparatorio e di assistenza psicoterapeutica per la bambina. Non solo. Dopo il «raffreddamento» dei rapporti tra le famiglie Parolisi e Rea in conseguenza dell'arresto del caporalmaggiore, il magistrato, pur evidenziando «il dignitoso e composto atteggiamento dei due nuclei familiari», ha ritenuto di definire un più preciso quadro giuridico di riferimento per la minore. La nonna ed il nonno materni sono stati nominati rispettivamente tutore e protutore della bambina, la quale resta, dunque, affidata ai nonni materni. I nonni e una zia paterna potranno comunque periodicamente vederla. Nel motivare la decisione, il giudice ha osservato che i nonni materni della bambina hanno dimostrato «una esemplare capacità di accudimento, un meticoloso e responsabile atteggiamento di premura» e rappresentano «un termine di intima familiarità» per la minore, che sta vivendo «una condizione di vita serena ed equilibrata». La loro casa, inoltre, è «confortevole e adeguata», dotata di «un giardino, attrezzato con giochi, in cui la bambina scorazza volentieri in compagnia del cagnolino con cui giocava con la madre». Il magistrato, inoltre, ha inteso anche garantire la continuità dei rapporti della bambina con i familiari di Salvatore Parolisi: sia pure modificando precedenti disposizioni provvisorie del Tribunale dei minori, ha disposto che la bambina trascorra due fine settimana al mese con i nonni paterni e con la zia paterna.
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