martedì 10 gennaio 2012

La corte d'appello si riserva..... Rimane ancora in casa famiglia la piccola sottratta alla mamma

Roma - Bimba di 7 anni affidata a Casa famiglia: i giudici della Corte d'Appello, sezione minori, si sono riservati sul reclamo in appello della madre. Entro 20 giorni arriverà la sentenza, ma nel frattempo occorre dire che il caso ha scatenato la reazione di mamme, suore e società civile. Un sit-in contemporaneo all'udienza di stamane si è svolto davanti la sede della Corte d'Appello. Oltre un centinaio le persone che hanno testimoniato la loro contrarietà al provvedimento del Tribunale dei Minori, che secondo il legale della madre, l'avvocato Giuseppe Lipera, è stato frutto 'di una relazione inadeguata dei servizi sociali che ha indotto all'errore i giudici'. Lo stesso avvocato al termine dell'udienza è tornato sulla vicenda, ribadendo le posizioni espresse nei giorni scorsi. "Abbiamo fornito prove documentali che rappresentano l'errore manifesto in cui è corso il tribunale -ha dichiarato il legale- i giudici sono stati evidentemente indotti all'errore dai servizi sociali. Grazie all'ausilio di due professionisti del calibro di Bruno Calabrese e Andrea Mazzeo, si è dimostrata la necessità di riportare bimba dalla mamma. Questa vicenda ci ha fatto scoprire un mondo di vittime dei servizi sociali. Ci risultano cattive notizie anche da Trento, Bologna e Torino. Da parte nostra speriamo di avere fatto breccia in questa piaga. Di certo non ci arrendiamo".

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