Carabinieri lo hanno cercato per giorni dopo l'omicidio di Marco Zioni, avvenuto a Montespaccato lo scorso 21 febbraio durante una lite tra famiglie per l'affidamento di un bimbo di 10 mesi. Alla fine però il giovane 19enne, padre del piccolo conteso e ritenuto uno dei responsabili del delitto, si è costituito. Le forze dell'ordine gli hanno notificato un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Roma con l'accusa di concorso in omicidio aggravato premeditato. Il giovane è accusato anche di detenzione e porto illegale di armi da sparo. Subito dopo l'omicidio il giovane aveva fatto perdere le sue tracce. I carabinieri lo avevano cercato per tutti questi giorni con controlli a tappeto nei quartieri di Montespaccato e Primavalle spingendolo a consegnarsi. Dopo la notifica del provvedimento, il giovane è stato rinchiuso nel carcere di Regina Coeli. Le indagini dei carabinieri della Compagnia Trastevere continuano per individuare gli altri colpevoli dell'omicidio. Oltre al 19enne era stato arrestato nei giorni scorsi un altro 24enne, parente del giovane arrestato oggi.
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IL FATTO - Marco Zioni, un uomo di circa quarant'anni, è morto il 21 febbraio dopo essere stato ferito in via Montpellier da alcuni colpi di pistola. Soccorso e portato al Policlinico Gemelli, Zioni ha perso la vita poco dopo. Secondo le ricostruzioni degli investigatori pare si sia trattato di una vera e propria guerra di strada tra famiglie, un litigio finito nel sangue per l'affidamento di un bambino. La caccia dei Carabinieri si orienta inizialmente su un 24enne, parente alla lontana, forse un cugino del papà del bimbo conteso, che però dopo poco viene rilasciato per mancanza di prove. Nella lista dei Carabinieri i ricercati sono quattro, uno dei quali il padre del bambino, che però si è costituito. Ne restano tre.
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