BRINDISI - Il gip del tribunale di Lecce, Ines Casciaro, ha convalidato il fermo di Giovanni Vantaggiato, l'imprenditore reo confesso dell'attentato di Brindisi del 19 maggio ed ha emesso una ordinanza di custodia in carcere nei suoi confronti. Confermata l'ipotesi di reato di strage in concorso con finalità di terrorismo. Il provvedimento è stato depositato nella tarda serata. La contestazione dell' aggravante di finalità di terrorismo conferma la competenza della direzione distrettuale antimafia di Lecce a continuare l' inchiesta.
«Chiedo perdono»: si è presentato così, in lacrime, Giovanni Vantaggiato dinanzi al gip del Tribunale di Lecce Ines Casciaro, ai pm Guglielmo Cataldi (Dda Lecce) e Milto De Nozza (Procura Brindisi) e al suo legale, l'avv. Franco Orlando, nell'udienza di convalida del fermo per l'attentato di Brindisi del 19 maggio scorso. In poco meno di tre ore di interrogatorio nel carcere di Borgo San Nicola a Lecce, l'imprenditore di Copertino (Lecce) ha confermato la confessione, ha ribadito di aver fatto tutto da solo ed ha aggiunto qualcosa sul movente, cercando di dare una motivazione più plausibile del «ce l'ho con il mondo intero» dichiarato mercoledì scorso, quando è stato fermato. La Procura ha chiesto al gip, che si è riservato di decidere, la convalida del fermo e l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, nonchè la conferma della ipotesi di reato di strage in concorso con altri con finalità di terrorismo. «Ho fatto un gesto dimostrativo perchè ho subito due truffe e perchè il fatturato negli ultimi anni è diminuito» ha cercato di spiegare Vantaggiato a giudice e inquirenti. Le due truffe subite lo avrebbero fatto andare in bestia: la prima, per oltre 300 mila euro, da un suo cliente, Cosimo Parato, di Torre Santa Susanna (Brindisi), condannato di recente per truffa ad un risarcimento. Ma dopo la sentenza Vantaggiato avrebbe scoperto che Parato non è in grado di restituirgli nulla economicamente. La seconda truffa, per 120mila euro, l'imprenditore l'avrebbe subita da un fornitore di Avetrana. Gli affari avrebbero poi subito un forte ridimensionamento (da quattro milioni di litri a un milione di litri di carburante) da quando era cessato, nel 2003, l'appalto con la Provincia per alcune scuole superiori di Brindisi, tra le quali proprio il professionale 'Morvillò. Tutte circostanze che avrebbero ridotto del 70% il fatturato della sua attività, costringendolo a ridurre da sei ad un solo dipendente l'organico aziendale. Sarebbero stati questi i motivi che hanno spinto Vantaggiato, a suo dire, a compiere un gesto dimostrativo così violento. Scelta non casuale quella della scuola Morvillo Falcone, perchè vicina al Palazzo di giustizia (la sentenza non sarebbe servita a fargli riavere i soldi persi), facile come luogo da raggiungere e dal quale allontanarsi dopo l'attentato, perchè vicino alla superstrada per Lecce. E allora, ha detto oggi nell'interrogatorio, ha acquistato materia prima in tre negozi della provincia di Lecce per preparare polvere pirica ed ha confezionato l'ordigno rudimentale acquisendo le istruzioni da una enciclopedia, alla voce 'esplosivì, facendo anche una prova del 'bottò in una stradina di campagna. In uno dei momenti nei quali è apparso più provato, Vantaggiato ha manifestato la volontà di scrivere una lettera ai genitori di Melissa Bassi, la studentessa sedicenne morta nell'attentato, ed ha rivolto un pensiero alle ragazze rimaste ferite, chiamandole 'bambinè, e alla sua famiglia. «È stato di maggiore collaborazione - ha commentato il procuratore della Dda di Lecce, Cataldo Motta - forse qualche elemento in più c'è, ma a mio avviso resta da indagare, restano dei punti oscuri». Oggi, nel piazzale antistante l'istituto Morvillo Falcone, presenti gli studenti e una delle ragazze ferite nell'attentato, è stata scoperta una targa in memoria di Melissa Bassi. C'è scritto «Per te, per noi, per il futuro. Ciao Melissa». Una frase che servirà a far ricordare sempre la sete di verità e giustizia della gente.
STRAGE AGGRAVATA E TERRORISMO «Quanto dichiarato da Vantaggiato» oggi dinanzi al gip «sembra compatibile» con l'impostazione della pubblica accusa, che ipotizza il reato di strage aggravata da finalità di terrorismo. Lo ha detto il procuratore distrettuale antimafia di Lecce, Cataldo Motta. «Su questa strada - ha aggiunto - abbiamo chiesto al gip la convalida del fermo e l'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere». In ogni caso «ancora nulla è da escludere. Un fatto così grave - ha detto ancora Motta - non può essere chiarito in così breve tempo. Una persona è stata fermata solo due giorni fa. Secondo me è necessario un approfondimento per evitare che restino punti oscuri, si rischierebbe di non acquisire altri elementi». «È necessario - ha concluso - che l'indagine sia completa».
LACRIME Giovanni Vantaggiato, il 68enne di Copertino che ha confessato l'attentato esplosivo del 19 maggio scorso davanti alla scuola 'Morvillo-Falcone' di Brindisi, è scoppiato a piangere in alcuni momenti dell'interrogatorio avvenuto oggi nel carcere di Lecce dove si è svolta anche l'udienza di convalida del fermo. Al termine dell'udienza, il legale di Vantaggiato, l'avvocato Franco Orlando, non ha voluto rispondere alla domanda dei giornalisti sulla possibile spiegazione del movente da parte del suo assistito.
LA DIFESA Giovanni Vantaggiato dinanzi al gip ha pianto. Lo ha detto il suo legale, avv.Franco Orlando. «L'interrogatorio - ha detto il legale - è stato in alcuni momenti drammatico, il pensiero per la ragazza morta, per le ragazze rimaste ferite, e in particolare un pensiero per la sua famiglia alla quale ovviamente rimane molto vicino»
IL GIP SI RISERVA LA DECISIONE Il gip di Brindisi Ines Casciaro si è riservata la decisione sia sulla convalida del fermo di Giovanni Vantaggiato, sia sull'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere richiesta dai pm. Lo ha riferito Franco Orlando, legale dell'indagato. Le decisioni del gip potrebbero arrivare già nel pomeriggio o nella giornata di domani.
LA CONVALIDA DEL FERMO Si è appena conclusa l'udienza di convalida del fermo di Giovanni Vantaggiato, l'imprenditore 68enne di Copertino (Lecce) accusato di aver compiuto l'attentato alla scuola di Brindisi nel quale è morta Melissa Bassi e altre cinque ragazze sono rimaste ferite in modo grave. I pm inquirenti, Guglielmo Cataldi e Milto De Nozza, hanno da qualche minuto lasciato in auto il carcere di Lecce, evitando così di rispondere a domande dei giornalisti in attesa fuori dal penitenziario.
L'UDIENZA L'udienza si è tenuta dinanzi al gip del tribunale di Lecce Ines Casciaro. Sono stati presenti per l'accusa il sostituto procuratore della distrettuale antimafia salentina Guglielmo Cataldi e il pm della procura di Brindisi Milto De Nozza. Vantaggiato era difesso dall'avv.Franco Orlando ed è accusato di strage in concorso con altri per finalità di terrorismo.
IL LIBRO DI COELHO Per gli inquirenti, tuttavia, il movente va chiarito, così come deve essere fatta luce su possibili mandanti dell’attentato. Le indagini così proseguono e le perquisizioni nell’appartamento di Vantaggiato si intensificano. Stando alle ultime informazioni, nella sua abitazione è stata trovata anche una copia del libro di Paulo Coelho, “Manuale del guerriero della luce”, con un appunto scritto da Vantaggiato. «Agire subito», si legge tra le pagine del suo autore preferito.
IL PARERE DEL CRIMINOLOGO «Ci sono profili dalla personalità paranoide che tendono a immedesimarsi in personaggi della letteratura fino a sentirsi questi personaggi». Così il criminologo Francesco Bruno commenta all'Adnkronos il fatto che Giovanni Vantaggiato, in carcere per l'attentato alla scuola 'Morvillo-Falconè di Brindisi in cui ha perso la vita la giovane studentessa Melissa Bassi, potrebbe essersi ispirato al libro 'Manuale del guerriero della lucè di Paulo Coelho. «Questo elemento - continua Bruno - la dice lunga sull'aspetto psicologico del Vantaggiato. Mi sono capitati due casi di soggetti che identificandosi con personaggi di libri hanno compiuto atti criminali eclatanti: uno - spiega - uccise il sindaco del suo paese, l'altro la moglie e l'amante della moglie». «Esistono dunque casi di persone che hanno compiuto azioni delittuose immedesimandosi in personaggi letterari. Il fatto che il protagonista del libro di Coelho sia un guerriero - conclude Bruno - chiarirebbe anche perchè Vantaggiato non si sia sottratto alla telecamera, quasi a voler farsi riconoscere, per far vedere a tutti che 'è un guerrierò». Per la criminologa Roberta Bruzzone il quadro «a livello investigativo non è ancora completo. Deve essere chiarito l'aspetto motivazionale, rispetto a cui mancano molte informazioni». «Quello che è chiaro - continua - è che non ha agito d'impulso. È un soggetto lucido, ci vuole tempo per progettare un attentato come quello alla scuola 'Morvillo-Falconè, ha fatto sopralluoghi, ha progettato precisamente come agire». «Non si può escludere - afferma Bruzzone - che possa avere agito di concerto con altre persone, che stia cercando di coprire qualcun'altro».
LEGAMI CON UN ALTRO ATTENTATO Sembra inoltre che tra le prove di colpevolezza non ci siano soltanto i filmati ripresi dalle videocamere di sorveglianza, ma anche segnalazioni sull’indole violenta e pericolosa del killer di Melissa. I documenti sono stati raccolti dai carabinieri di Torre Santa Susanna che, pochi anni prima, avevano indagato (ed intercettato) Vantaggiato per l’attentato subito da Cosimo Parato, che ne uscì ferito. Ora anche questo caso potrebbe riaprirsi.
«Chiedo perdono»: si è presentato così, in lacrime, Giovanni Vantaggiato dinanzi al gip del Tribunale di Lecce Ines Casciaro, ai pm Guglielmo Cataldi (Dda Lecce) e Milto De Nozza (Procura Brindisi) e al suo legale, l'avv. Franco Orlando, nell'udienza di convalida del fermo per l'attentato di Brindisi del 19 maggio scorso. In poco meno di tre ore di interrogatorio nel carcere di Borgo San Nicola a Lecce, l'imprenditore di Copertino (Lecce) ha confermato la confessione, ha ribadito di aver fatto tutto da solo ed ha aggiunto qualcosa sul movente, cercando di dare una motivazione più plausibile del «ce l'ho con il mondo intero» dichiarato mercoledì scorso, quando è stato fermato. La Procura ha chiesto al gip, che si è riservato di decidere, la convalida del fermo e l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, nonchè la conferma della ipotesi di reato di strage in concorso con altri con finalità di terrorismo. «Ho fatto un gesto dimostrativo perchè ho subito due truffe e perchè il fatturato negli ultimi anni è diminuito» ha cercato di spiegare Vantaggiato a giudice e inquirenti. Le due truffe subite lo avrebbero fatto andare in bestia: la prima, per oltre 300 mila euro, da un suo cliente, Cosimo Parato, di Torre Santa Susanna (Brindisi), condannato di recente per truffa ad un risarcimento. Ma dopo la sentenza Vantaggiato avrebbe scoperto che Parato non è in grado di restituirgli nulla economicamente. La seconda truffa, per 120mila euro, l'imprenditore l'avrebbe subita da un fornitore di Avetrana. Gli affari avrebbero poi subito un forte ridimensionamento (da quattro milioni di litri a un milione di litri di carburante) da quando era cessato, nel 2003, l'appalto con la Provincia per alcune scuole superiori di Brindisi, tra le quali proprio il professionale 'Morvillò. Tutte circostanze che avrebbero ridotto del 70% il fatturato della sua attività, costringendolo a ridurre da sei ad un solo dipendente l'organico aziendale. Sarebbero stati questi i motivi che hanno spinto Vantaggiato, a suo dire, a compiere un gesto dimostrativo così violento. Scelta non casuale quella della scuola Morvillo Falcone, perchè vicina al Palazzo di giustizia (la sentenza non sarebbe servita a fargli riavere i soldi persi), facile come luogo da raggiungere e dal quale allontanarsi dopo l'attentato, perchè vicino alla superstrada per Lecce. E allora, ha detto oggi nell'interrogatorio, ha acquistato materia prima in tre negozi della provincia di Lecce per preparare polvere pirica ed ha confezionato l'ordigno rudimentale acquisendo le istruzioni da una enciclopedia, alla voce 'esplosivì, facendo anche una prova del 'bottò in una stradina di campagna. In uno dei momenti nei quali è apparso più provato, Vantaggiato ha manifestato la volontà di scrivere una lettera ai genitori di Melissa Bassi, la studentessa sedicenne morta nell'attentato, ed ha rivolto un pensiero alle ragazze rimaste ferite, chiamandole 'bambinè, e alla sua famiglia. «È stato di maggiore collaborazione - ha commentato il procuratore della Dda di Lecce, Cataldo Motta - forse qualche elemento in più c'è, ma a mio avviso resta da indagare, restano dei punti oscuri». Oggi, nel piazzale antistante l'istituto Morvillo Falcone, presenti gli studenti e una delle ragazze ferite nell'attentato, è stata scoperta una targa in memoria di Melissa Bassi. C'è scritto «Per te, per noi, per il futuro. Ciao Melissa». Una frase che servirà a far ricordare sempre la sete di verità e giustizia della gente.
STRAGE AGGRAVATA E TERRORISMO «Quanto dichiarato da Vantaggiato» oggi dinanzi al gip «sembra compatibile» con l'impostazione della pubblica accusa, che ipotizza il reato di strage aggravata da finalità di terrorismo. Lo ha detto il procuratore distrettuale antimafia di Lecce, Cataldo Motta. «Su questa strada - ha aggiunto - abbiamo chiesto al gip la convalida del fermo e l'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere». In ogni caso «ancora nulla è da escludere. Un fatto così grave - ha detto ancora Motta - non può essere chiarito in così breve tempo. Una persona è stata fermata solo due giorni fa. Secondo me è necessario un approfondimento per evitare che restino punti oscuri, si rischierebbe di non acquisire altri elementi». «È necessario - ha concluso - che l'indagine sia completa».
LACRIME Giovanni Vantaggiato, il 68enne di Copertino che ha confessato l'attentato esplosivo del 19 maggio scorso davanti alla scuola 'Morvillo-Falcone' di Brindisi, è scoppiato a piangere in alcuni momenti dell'interrogatorio avvenuto oggi nel carcere di Lecce dove si è svolta anche l'udienza di convalida del fermo. Al termine dell'udienza, il legale di Vantaggiato, l'avvocato Franco Orlando, non ha voluto rispondere alla domanda dei giornalisti sulla possibile spiegazione del movente da parte del suo assistito.
LA DIFESA Giovanni Vantaggiato dinanzi al gip ha pianto. Lo ha detto il suo legale, avv.Franco Orlando. «L'interrogatorio - ha detto il legale - è stato in alcuni momenti drammatico, il pensiero per la ragazza morta, per le ragazze rimaste ferite, e in particolare un pensiero per la sua famiglia alla quale ovviamente rimane molto vicino»
IL GIP SI RISERVA LA DECISIONE Il gip di Brindisi Ines Casciaro si è riservata la decisione sia sulla convalida del fermo di Giovanni Vantaggiato, sia sull'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere richiesta dai pm. Lo ha riferito Franco Orlando, legale dell'indagato. Le decisioni del gip potrebbero arrivare già nel pomeriggio o nella giornata di domani.
LA CONVALIDA DEL FERMO Si è appena conclusa l'udienza di convalida del fermo di Giovanni Vantaggiato, l'imprenditore 68enne di Copertino (Lecce) accusato di aver compiuto l'attentato alla scuola di Brindisi nel quale è morta Melissa Bassi e altre cinque ragazze sono rimaste ferite in modo grave. I pm inquirenti, Guglielmo Cataldi e Milto De Nozza, hanno da qualche minuto lasciato in auto il carcere di Lecce, evitando così di rispondere a domande dei giornalisti in attesa fuori dal penitenziario.
L'UDIENZA L'udienza si è tenuta dinanzi al gip del tribunale di Lecce Ines Casciaro. Sono stati presenti per l'accusa il sostituto procuratore della distrettuale antimafia salentina Guglielmo Cataldi e il pm della procura di Brindisi Milto De Nozza. Vantaggiato era difesso dall'avv.Franco Orlando ed è accusato di strage in concorso con altri per finalità di terrorismo.
IL LIBRO DI COELHO Per gli inquirenti, tuttavia, il movente va chiarito, così come deve essere fatta luce su possibili mandanti dell’attentato. Le indagini così proseguono e le perquisizioni nell’appartamento di Vantaggiato si intensificano. Stando alle ultime informazioni, nella sua abitazione è stata trovata anche una copia del libro di Paulo Coelho, “Manuale del guerriero della luce”, con un appunto scritto da Vantaggiato. «Agire subito», si legge tra le pagine del suo autore preferito.
IL PARERE DEL CRIMINOLOGO «Ci sono profili dalla personalità paranoide che tendono a immedesimarsi in personaggi della letteratura fino a sentirsi questi personaggi». Così il criminologo Francesco Bruno commenta all'Adnkronos il fatto che Giovanni Vantaggiato, in carcere per l'attentato alla scuola 'Morvillo-Falconè di Brindisi in cui ha perso la vita la giovane studentessa Melissa Bassi, potrebbe essersi ispirato al libro 'Manuale del guerriero della lucè di Paulo Coelho. «Questo elemento - continua Bruno - la dice lunga sull'aspetto psicologico del Vantaggiato. Mi sono capitati due casi di soggetti che identificandosi con personaggi di libri hanno compiuto atti criminali eclatanti: uno - spiega - uccise il sindaco del suo paese, l'altro la moglie e l'amante della moglie». «Esistono dunque casi di persone che hanno compiuto azioni delittuose immedesimandosi in personaggi letterari. Il fatto che il protagonista del libro di Coelho sia un guerriero - conclude Bruno - chiarirebbe anche perchè Vantaggiato non si sia sottratto alla telecamera, quasi a voler farsi riconoscere, per far vedere a tutti che 'è un guerrierò». Per la criminologa Roberta Bruzzone il quadro «a livello investigativo non è ancora completo. Deve essere chiarito l'aspetto motivazionale, rispetto a cui mancano molte informazioni». «Quello che è chiaro - continua - è che non ha agito d'impulso. È un soggetto lucido, ci vuole tempo per progettare un attentato come quello alla scuola 'Morvillo-Falconè, ha fatto sopralluoghi, ha progettato precisamente come agire». «Non si può escludere - afferma Bruzzone - che possa avere agito di concerto con altre persone, che stia cercando di coprire qualcun'altro».
LEGAMI CON UN ALTRO ATTENTATO Sembra inoltre che tra le prove di colpevolezza non ci siano soltanto i filmati ripresi dalle videocamere di sorveglianza, ma anche segnalazioni sull’indole violenta e pericolosa del killer di Melissa. I documenti sono stati raccolti dai carabinieri di Torre Santa Susanna che, pochi anni prima, avevano indagato (ed intercettato) Vantaggiato per l’attentato subito da Cosimo Parato, che ne uscì ferito. Ora anche questo caso potrebbe riaprirsi.
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