venerdì 22 giugno 2012

Lello&Penelope lettera di Mamma Franca

Molti lo chiamano destino!Io non avevo mai avuto bisogno di parlarne!La vita
fino ad allora mi aveva sempre sorriso...ho avuto ed ho un uomo che mi ama,tre
figli meravigliosi che erano tutta la mia felicità,il mio orgoglio,E NON E'
STATO IL DESTINO A DARMI TUTTO CIO'...
Avevo speso ogni giorno della mia vita perchè tutto funzionasse,e non si
chiama destino colui che un giorno maledetto ha deciso di uccidere mio figlio,
la sua bambina e di distruggere per sempre la vita di una giovane donna!Costui
non ha niente di particolare,si chiama e somiglia a migliaia di altri
assassini.
Il giovedi e la domenica preparavo il pranzo per mio figlio e sua moglie che
si univano a noi perchè era il loro giorno di riposo ed eravamo tutti felici...
oggi trascorro i miei giorni tra ospedali e piazze...e non sono piu' solo la
mamma di Lello,Riccardo e Luana,ma sono la mamma di Davide,di Matteo,di Andrea
e di tutti quei ragazzi vittime della strada.
La mia nuova forza è difendere la dignità della vita!Combatto per avere
giustizia per TUTTE le vittime....Sono stata catapultata in una realtà nuova e
dolorosa,indegna per una società civile!
Oggi ho ottenuto parziale giustizia grazie alle mie lotte,all'impegno e la
professionalità del mio legale Francesco Di Ciollo,e alla coscienza di un
giudice,ma sarò soddisfatta solo se questa condanna verrà estesa a TUTTI GLI
ASSASSINI DELLA STRADA!perchè non deve essere che “solo uno su mille ce la fa”!
Lo stato deve adoperarsi affinchè le leggi vengano applicate sempre e le PENE
siano CERTE!non possiamo parlare di adeguamento al sistema politico-economico
europeo e non al loro sistema giuridico. Altri paesi europei come la Germania,
contano un quarto dei nostri morti sulla strada,perchè applicano delle leggi
severe e lavorano su un sistema di prevenzione dimostrando di avere altresì un
alto senso civico e morale.
Continuare a costruire,affannarci a sistemare i conti e sottovalutare i
diritti veri dei cittadini,è come costruire una bella città con grandi
strutture e belle piazze,senza rispettare i parametri antisismici.
Perché potrebbe arrivare un terremoto capace di spazzare via ogni cosa e
lasciare spazio a tanto dolore e tanta vera povertà.
FRANCA COPPOLA madre di Raffaele Vertolomo e nonna di Penelope Vertolomo.

Nessun commento:

Posta un commento