lunedì 25 marzo 2013

Ritrovato l'orologio di Roberta Ragusa

E' stato ritrovato l'orologio di Roberta Ragusa, la donna scomparsa nel nulla dalla sua casa di Gello, nel Pisano, oltre 14 mesi fa. Un passante avrebbe trovato l'oggetto in un campo vicino all'abitazione dei Ragusa, proprio il luogo dove un testimone ha raccontato di aver visto, intorno alle 1.30 della notte della scomparsa di Roberta, il marito, Antonio Logli, litigare furiosamente con una donna.

Come racconta "La Nazione", il rinvenimento dell'orologio rappresenta un elemento fondamentale per fugare qualsiasi dubbio su chi fosse la donna vista litigare con Logli. Si aggraverebbe in questo modo la posizione del marito. L'uomo, secondo il testimone che afferma di averlo visto quella notte, avrebbe costretto la donna a salire su un'auto e si sarebbe allontanato a gran velocità. Un secondo reperto, alcuni lembi del pigiama di Roberta, sarebbero stati trovati in una delle tante battute di ricerca svolte da gruppi di volontari, in un'area del Monte Serra a circa 200 metri da una strada sterrata

lunedì 11 marzo 2013

Accoltella l'ex fidanzata. Veronica in gravissime condizioni

Una livornese di 30 anni, Veronica Franceschi, è in gravissime condizioni dopo una lite con l’ex fidanzato - Imed Hamid, algerino di 37 anni -  che l’ha colpita più volte con un coltello. L’episodio di violenza è successo in via Bengasi intorno alle 10,15, davanti a un bar. I due erano all’interno di una macchina, una Punto di colore bianco, quando la discussione è degenerata. Una ragazza di passaggio ha visto la lite e ha cercato di mettere pace, ma lui l'ha mandata via. Poco dopo la tragedia.
Da una prima ricostruzione dei fatti, l’uomo ha estratto un coltello e ha colpito la donna più volta, poi è scappato. Un testimone ha visto il braccio dell'uomo muoversi pù volte all'altezza dell'addomne della vittima. La donna, insanguinata, è riuscita a chiedere aiuto al bar dove poi è intervenuta un'ambulanza della Svs. All'interno del pubblico esercizio c'era un lago di sangue. Sotto choc due clienti e il titolare che hanno assistito alla scena e che hanno cercato di aiutare la ragazza. Sul posto sono subito arrivati i carabinieri, che hanno fatto i rilievi e hanno dato il via alle ricerche. L'uomo è stato trovato nei paraggi poco dopo dai carabinieri ed è stato arrestato: aveva ancora il coltello insanguinato.
Da ulteriori verifiche, è emerso che l'uomo da un mesetto perseguitava la ragazza - come denunciato anche dalla madre di lei, Daniela Polit -  tanto che circa un mese fa era finito in carcere per una serie di reati legati allo stalking nei confronti della stessa donna e per questo era soggetto ha obbligo di firma (LEGGI). Ora è accusato di tentato omicidio.

venerdì 8 marzo 2013

Trovato il pirata della strada che ha ucciso Gianna Baroni

FERMATO IL PIRATA DELLA STRADA CHE AVEVA UCCISO UNA DONNA IN VIA TERTULLIANO

Le tracce del furgone sulla borsetta della vittima hanno incastrato il
pirata della strada. Era la sera dello scorso 8 dicembre quando Gianna
Baroni stava attraversando sulle strisce pedonali in via Tertulliano,
a Milano. Un furgone bianco l'ha falciata lasciandola sull'asfalto.
Aveva 65 anni. Dopo pochi mesi di indagine gli uomini della squadra
interventi speciali della polizia locale di Milano, guidata dal
comandante Tullio Mastrangelo hanno fermato il colpevole. A lui si è
risaliti grazie all'incrocio di una serie di dati, a partire dal
colore della vernice del furgone e dalla visione dei filmati delle
telecamere della zona. "Il mio apprezzamento per il grande lavoro
svolto va al comandante della polizia locale di Milano, Tullio
Mastrangelo, e a tutti i suoi uomini. Questo fermo è la dimostrazione
che i pirati della strada non possono più farla franca. Adesso è il
momento di rendere giustizia alla famiglia di questa donna, primo fra
tutti a suo figlio Cristian", dice l'avvocato Domenico Musicco,
legale
della famiglia e presidente dell'associazione nazionale Vittime
Incidenti Stradali, sul Lavoro e Malasanità.