giovedì 26 luglio 2012

Militari della caserma di Parolisi sotto accusa

ASCOLI PICENO - Salvatore Parolisi, in carcere con l'accusa di aver assassinato la moglie Melania Rea, e la caserma "Clementi" di Ascoli Piceno sono nuovamente nel mirino degli inquirenti. Il settimanale "Panorama" ha rivelato ieri che la Procura militare di Roma sta indagando su dieci sottufficiali, compreso Parolisi. I militari sono accusati di aver fatto sesso con delle soldatesse.
Le potesi di reato sono: minaccia a inferiore per costringerlo a fare un atto contrario ai propri doveri, minaccia o ingiuria a un inferiore e violata consegna. Il codice penale militare, infatti, non contempla l'abuso sessuale. Secondo "Panorama" sono emerse anche violazioni di carattere disciplinare che veranno segnalate allo stato maggiore dell'Esercito.
Il 235° reggimento "Piceno" è l'unico dedicato all'addestamento delle donne soldato e la Procura sta interrogando centinaia di persone. E' stato ascoltato anche l'allora comandante del reggimento, Ciro Annichiarico, attualmente in servizio con la NATO a Lisbona. L'attuale comandante Michele Vicari ha detto: "Ero a conoscenza delle indagini in corso ma non ho ricevuto alcuna informazione a riguardo: confidiamo nella giustizia e verrà punito ogni abuso riscontrato".
Il regolamento della caserma prevede che in caso di relazione tra un sottoufficiale e una soldatessa, il primo ha l'obbligo di comunicarlo al suo superiore, l'Esercito prevede che possano lavorare insieme ma non in posizione subalterna. Federica Benguardato, legale di Parolisi, spiega: "Non sappiamo nulla sugli esiti di questa indagine e comunque non abbiamo nessun genere di riscontro di quanto ipotizzato dal procuratore, perché da tutte le testimonianze rese dai colleghi e dallo stesso Parolisi è evidente che dove ci sono stati contatti e rapporti anche sessuali, questi non sono stati mai ottenuti né con la violenza né con le minacce

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