martedì 2 ottobre 2012

Per la Cassazione e' stupro se la donna dice no

ROMA - Non basta il consenso iniziale, per avere la libertà di fare ciò che si vuole al partner durante il rapporto sessuale: se dice di no e l'altro continua, c'è lo stupro. E' quello che ha deciso la Corte di Cassazione, chiamata a decidere su un ricorso di un caso abbastanza particolare. Protagonisti un 33enne muratore marchigiano che ha conosciuto una ragazza 29enne e ha iniziato una relazione con lei. I loro rapporti sessuali erano decisamente spinti, ma c'era il consenso di entrambi, di norma. Ma alle volte lei si opponeva a certe pratiche; un no che lui ignorava. Da qui l'accusa di stupro, contestata dai legali dell'imputato che sottolineava come c'era una alternanza di consensi e dissensi da parte della donna, a dimostrazione che i dissensi non erano seriamente espressi, se poi c'era di nuovo il consenso ad altre pratiche sessuali.
Ma la Cassazione ha stabilito che non basta il sì iniziale o successivo per cancellare un no intermedio. E che in quel caso, se l'uomo non si ferma, commette uno stupro.  

1 commento:

  1. Anonimo4.10.12

    Io sono dell'idea che prima di un rapporto bisognerebbe firmare un contratto davanti ad un notaio

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