mercoledì 19 dicembre 2012

Esce dal carcere dopo l'indulto Picchia la madre Uccise il padre

Esce dal carcere Picchia la madre Uccise il padre


Il 29 maggio 2005 aveva massacrato a calci e pugni il padre 70enne, che due giorni dopo era morto in ospedale. Domenica scorsa è stato arrestato in flagranza di reato per aver maltrattato la madre 67enne. Lo ospitava nella sua abitazione a Corsico da quando aveva finito di scontare, in anticipo grazie all' indulto, la condanna a 8 anni di reclusione e 3 anni di casa di cura e custodia per omicidio preterintenzionale aggravato dalla relazione di parentela. Ieri Massimiliano Scotti, 46 anni, ha ammesso tutto davanti al gip Anna Maria Zamagni in occasione dell' udienza di convalida che si è tenuta nel carcere di San Vittore, e ha chiesto aiuto, spiegando di essere alcolizzato. Domenica scorsa l' allarme era scattato dopo una telefonata al 112 del fratello di Scotti, chiamato dalla mamma.

1 commento:

  1. SABBIONETA. E’ uscito con l’indulto ed ha iniziato a collezionare una serie di rapine. Ma l’altro ieri, dopo l’ultimo colpo, la polizia di Parma l’ha arrestato. Il bandito, noto pluripregiudicato è un giovane mantovano, Bruno Bernardi, 33 anni, nato in Svizzera e residente a Sabbioneta, noto alle cronache per l’omicidio di Anna Baiardi, compiuto dieci anni fa. Gli agenti della squadra mobile, dopo un appostamento di ore, l’hanno beccato proprio vicino a casa, mentre si stava preparando a raggiungere Cremona, dove aveva prenotato una stanza in un albergo forse ‘fiutando’ di essere nel mirino delle forze dell’ordine. Ora il giovane è tornato nel carcere di Mantova, che aveva lasciato a fine estate, usufruendo del provvedimento di clemenza.
    Bernardi fino alla fine dell’estate era in carcere, sempre a Mantova, per una rapina ad un supermercato. Ma la sua fedina penale conta numerosi altri reati, compiuti fin da quando era poco più che un ragazzino, spaccio di stupefacenti, ricettazione. Ma soprattutto, Bernardi è tristemente noto per l’omicidio di Anna Baiardi, sua convivente per un periodo, che lui uccise a botte nel febbraio del 1996 e poi gettò in un canale per rubarle i soldi proveniente dallo spaccio di droga, di cui entrambi facevano uso. Venne condannato a dieci anni; uscito dal carcere dopo aver scontato la pena, Bernardi riprese la sua solita vita di reati. E’ finito di nuovo dentro e poi è arrivato l’indulto.
    Da quando è uscito, durante l’estate, ha compiuto tre rapine in altrettante banche di Milano, una delle quali fruttò trentamila euro (cui seguì per l’autore un week end di relax a Londra), e altre tre a Parma: una il 22 novembre all’Unicredit di via Spezia, bottino 2160 euro, una, il 4 dicembre al Credito Emiliano di via Emilia Ovest, 4600 euro e poi quella di due giorni fa ancora al Credem (2700 euro). Bernardi è entrato solo, ma il complice (lo stesso degli altri colpi) lo aspettava fuori: era armato di taglierino, un cappellino calato sul viso. Ma il trasvestimento non è servito a molto: dalle riprese video è stato riconosciuto; i filmati sono stati confrontati con quelli delle precedenti rapine e a quel punto i poliziotti non hanno più avuto dubbi.
    Gli agenti l’hanno raggiunto nella notte tra lunedì e martedì a Sabbioneta. E l’hanno trovato proprio mentre usciva di casa, diretto a Cremona dove aveva prenotato una camera d’albergo. Messo sotto torchio per tutta la notte, alla fine il giovane ha confessato tutte le rapine che gli erano state attribuite, le tre di Parma e le altre tre di Milano. Ora si trova di nuovo nel carcere di Mantova, con l’accusa di rapina aggravata. La polizia di Parma ha anche individuato e denunciato il suo complice, A.U., 32 anni, residente a Casalmaggiore.

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