lunedì 24 febbraio 2014

Latina: la protesta degli occupanti sfrattati. -Tripodi - Pappacena "risposte concrete o sarà protesta ad oltranza"

Latina, occupata la palazzina di via Respighi

Nella notte tra mercoledì e giovedì del 20-21 Maggio 2012 diversi nuclei familiari  hanno occupato lo stabile di via Respighi in Q5 a Latina.Si tratta di alcune famiglie del capoluogo che, rimaste senza abitazione, non hanno la disponibilità economica per permettersi una nuova casa e così hanno deciso di insediarsi in quella che era da tempo una palazzina abbandonata.
Dopo oltre due anni di "battaglia" e di non risposte da parte del Comune, il procedimento di sfratto è andato avanti. Nelle scorse settimane alle famiglie è stato comunicato da parte dei Carabinieri e Polizia data in cui dovranno lasciare gli appartamenti. Entro 4 mesi dunque ci sarà lo sftatto esecutivo con l'ausilio, se necessario, anche della Forza Pubblica.
Da ciò nasce la protesta che sta avvenendo in queste ore sotto il Comune di Latina.

Le famiglie insieme ai Rappresentanti dell'Associazione -Valore Donna Obbiettivo Diritti- Valentina Pappacena e Ferdinando Tripodi, chiedono al sindaco Giovanni di Giorgi di intervenire per dare aiuto concreto a queste famiglie.

"Sono oltre due anni - precisano Pappacena e Tripodi-  che chiediamo al Sindaco un incontro per trovare delle soluzioni di tutela per queste ed altre famiglie che a causa di gravissime situazioni familiari non possono permettersi di pagare un affitto. Non abbiamo mai ricevuto alcun invito ne tanto meno nessun ascolto da parte di questa amministrazione. Oggi siamo con le famiglie sotto il comune per chiedere un incontro immediato con il Sindaco Di Giorgi e con l'Assessore ai Servizi Sociali Mastrogiacomo (insiediato da alcuni giorni), affinchè si trovi subito una soluzione per il rispetto e il diritto della casa, diritto inviolabile e sancito dalla Costituzione.-

In tarda mattinata il Sindaco ha ricevuto parte delle famiglie insieme ai rappresentanti Pappacena e Tripodi, e ha preso l'impegno entro Mercoledì mattina di trovare con l'aiuto dei Servizi Sociali e dell'Ater, una sistemazione adeguata per queste famiglie.
Dunque per il momento è stata sospesa da parte delle famiglie la protesta, ma se entro mercoledì non avremo delle risposte -fanno sapere- ritorneremo sotto il Comune.


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