martedì 12 agosto 2014

Stalking. Come riconoscerlo. Maria Barbarisi

Stalking: i narcisisti; insofferenti alle critiche e indifferenti alle esigenze altrui, sono inclini a sfruttare gli altri, sono megalomani, hanno la tendenza ad attribuire agli altri la responsabilita' di quanto di negativo capita loro, e in compenso a somministrare lezioni di morale. Costoro si nutrono dello sguardo altrui, e piu' che di amore necessitano di ammirazione e di attenzione continui: " nella coppia, sono dominatori e attraenti, e cercano di sottomettere e isolare la compagna...Il narcisista cerca fusione, ha bisogno di fagocitare l'altro, di farne uno specchio che rifletta soltanto un'immagine di se'". Stalking: 2) gli antisociali o psicopatici; per costoro si delinea un quadro pervasivo di inosservanza e di violazione dei diritti degli altri, di incapacita' di conformarsi alle norme sociali per cio' che concerne il comportamento legale; di disonesta', come indicato dal mentire, usare falsi nomi, o truffare gli altri ripetutamente, per profitto o per piacere personale; impulsivita' o incapacita' di pianificare; irritabilita' e aggressivita', come indicato da scontri o assalti fisici ripetuti; inosservanza spericolata della sicurezza propria e degli altri; irresponsabilita' abituale, come indicato dalla ripetuta incapacita' di sostenere un'attivita' lavorativa continuativa, o di far fronte a obblighi finanziari, mancanza di rimorso, come indicato dall'essere indifferenti o dal razionalizzare dopo aver danneggiato, maltrattato o derubato un altro. E' chiaro che non si tratta di compagni raccomandabili, ed e' altrettanto chiaro che fra costoro troveremo i piu' pericolosi fra i partner violenti, fino agli omicidi. Stalking 3): i borderline; soffrono di un incessante senso di vuoto interiore, sono irritabili, suscettibili, soggetti ad ondate di rabbia gelida risvegliate soprattutto dalle frustrazioni e dai rifiuti, dai veri o presunti affronti. Sono ambivalenti rispetto alla dipendenza: ne soffrono ma la temoni, sicche' reagiscono con violenza sia alle mosse di avvicinamento sia, e piu', alle minacce di abbandono. Fanno ricorso ad alcol e droghe o a comportamenti autolesivi per ridurre la tensione emotiva. Alternativamente furiosi o affascinanti. Stalking 4): i perversi narcisisti; sono piu' controllati.....e controllori, ma il controllo non e' esercitato attraverso la violenza brutale, bensi' per mezzo della manipolazione, del plagio, della menzogna. Nei perversi e' l'invidia a guidare la scelta del partner. Si nutrono dell'energia di quelli che subiscono il loro fascino. E' per questo che per lo piu' scelgono le loro vittime tra le persone piene di vita, come e cercassero di accaparrarsi un po della loro forza. Oppure possono scegliere la propria "preda" in funzione dei vantaggi materiali che puo' procurare. Il partner non esiste come persona, ma come spalla. Data l'elettiva capacita' manipolatoria, non sono indicati per interventi di coppia o di mediazione. Stalking 5): le personalita' paranoiche; hanno una visione rigida del mondo in generale, e dei ruoli dell'uomo e della donna in particolare, fino ad essere veri e propri tiranni domestici: la donna deve essere sottomessa, non deve prendere decisioni, ne' essere autonoma, amministrare denaro, coltivare interessi, tanto meno frequentare altre persone, magari neppure i propri familiari. Costantemente sospettosi e diffidenti, temono complotti ai loro danni anche da parte del coniuge, e la loro gelosia sfocia talora nella patologia vera e propria. La diffidenza mette in moto il meccanismo della profezia che si autoadempie: il loro atteggiamento allontana la partner, cosicche' essi si sentono autorizzati a ritenersi nel giusto lamentando il disamore di questa. Se minacciati di abbandono o abbandonati, nella migliore delle ipotesi agiranno comportamenti di stalking, nella peggiore pero' giungeranno all'uxoricidio.

Nessun commento:

Posta un commento