mercoledì 21 dicembre 2011

Speranza di giustizia.... Niente arresti domiciliari per Lucidi

ROMA - «Sono mesi di vita in più, al di là della pena iniqua, non credo proprio che siano sufficienti tre anni e mezzo per il recupero di una persona che ha ucciso due ragazzi». Ha la voce rotta dall'emozione mentre commenta quella notizia che le ha strappato un leggero sorriso sul volto. Teresa Chironi, la mamma di Flaminia, la giovanissima uccisa in un incidente stradale insieme al fidanzatino Alessio in via Nomentana nel maggio del 2008, si è svegliata con il cuore più leggero questo mattina dopo aver saputo che il Tribunale di Sorveglianza ha negato i domiciliari a Stefano Lucidi, il pirata della strada condannato a cinque anni per aver investito e ucciso Alessio e Flaminia.

La festa al circolo di calcetto. La notizia è arrivata ieri sera, mentre mamma Teresa e papà Sergio erano al circolo di calcetto dove Alessio da piccolo giocava, in via di Centocelle. "Torneo Asterix Flami e Ale" c'era scritto sullo striscione che ha accolto la festa di Natale del circolo Asd History Roma 3z 1983. «Siamo qui per ringraziare il circolo sportivo per il torneo che ogni anno organizzano per ricordare Flaminia e Alessio» hanno detto i genitori di Flaminia stretti nell'abbraccio dei piccoli della scuola calcio. Poi un lungo applauso quando Teresa ha ricordato che il 25 dicembre sarebbe stato il compleanno di Flaminia. Un'ora dopo la notizia che il Tribunale di sorveglianza aveva negato la scarcerazione di Lucidi.

Questa mattina Teresa si sente più sollevata. «E' una notizia importante, è stata fatta giustizia - dice - nel sistema giudiziario in cui viviamo anche una piccola cosa, a me sembra una grande conquista». Psicologi ed educatori del carcere di Rebibbia nei giorni scorsi avevano espresso l'intenzione di dare parere favorevole alla concessione dell'affidamento in prova chiesto da Lucidi. «Mi sono sentita umiliata quando ho saputo che secondo gli psicologici quell'uomo era cambiato, aveva già finito il percorso di recupero per quello che ha fatto, è come se avessero ucciso un'altra volta mia figlia - afferma con forza Teresa - un giudizio che mi ha fatto sorridere perché l'ho considerato da subito assurdo». Secondo la famiglia di Flaminia «Lucidi deve restare in carcere». Dubbi anche sulla pena. «Una pena iniqua, cinque anni per aver ucciso due ragazzi, un reato così grave come l'omicidio di due giovani deve essere considerato più seriamente». Teresa vede delle speranze nella «proposta di legge di Mario Valducci sull'omicidio stradale che prevede una pena certa e sanzioni più severe».

Progetti per la sicurezza stradale e il torneo Asterix. Resta alta l'attenzione sul tema della sicurezza stradale: la famiglia di Flaminia sta lavorando a un progetto. «Si chiama Save you, save me, è un progeto che si rivolge ai giovani per sensibilizzarli sull'educazione stradale». Nei progetti della famiglia c'è anche il Torneo Asterix che si svolge a maggio, un'occasione per ricordare i ragazzi e per raccogliere fondi per la onlus "I bambini di Flami e Ale". «Mia figlia adorava i bambini - dice Teresa - l'associazione aiuta i piccoli indigenti, anche con brose di studio». L'obiettivo adesso è coinvolgere anche il Comune e i giocatori della Roma e della Lazio nel Torneo Asterix. «Vogliamo offrire borse di studio anche per i bambini che vorrebbero giocare a calcio e non hanno soldi». «siamo molto affezionati al ricordo di Alessio e Flaminia - dice Luciano Zaccardi, responsabile del torneo - ricordo quando Alessio da piccolo giocava da noi, è stata una tragedia».

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