giovedì 22 marzo 2012

Figlio affidato alla mamma....il padre lo rapisce e fa perdere le sue tracce

Ascoli, 22 marzo 2012 - «HO CRESCIUTO YURI, non potrebbe fare mai del male al bambino». Le parole sono di Santina Mucci, zia di Yuri D’Angelo, il 29enne di Valle Castellana scomparso la settimana scorsa in compagnia del figlio di tre anni. Di Yuri e del piccolo ancora non si hanno notizie, da quando il giovane disse a sua madre «Vado a fare un giro ad Ascoli con il bambino». Il padre e la madre sono chiusi in casa e aprono solo ai parenti più stretti, con un lucchetto in bella mostra nel cancello della villetta. Non hanno voglia di parlare, né di condividere l’ansia di queste ore. Quindi ci pensa la zia a fare il quadro della situazione: «Non sappiamo dov’è, forse all’estero, ma chi lo sa? Il bambino sta bene, però, ne sono sicura. Yuri è sangue del mio sangue, un grandissimo lavoratore. Ma devono cercare la mamma, che deve dire dov’è stata in questi tre anni. Non si può presentare dopo tutto questo tempo e dire “rivoglio il bambino”. Il piccolo è nato in Italia, è cresciuto nella casa dei nonni ed è normale che Yuri ora protegge il figlio e io, da mamma, avrei fatto lo stesso. Il bambino non può andare in Grecia, non conosce nemmeno sua madre. Chiamava mamma sua nonna. Cosa farebbe in Grecia un bambino di tre anni che non sa una parola di greco? Sta benissimo qui, in compagnia della famiglia e avava iniziato anche ad andare all’asilo».
La signora Santina è schierata dalla parte di suo nipote e, come tutto il piccolo paese del teramano, contesta la decisione del Tribunale dei Minori che aveva affidato il bambino alla madre. Decisione che, molto probabilmente, ha spinto Yuri ad abbandonare tutto e tutti per poter vivere ancora accanto a suo figlio. Ma in queste ore frenetiche ancora non si sa dove siano i due. Le ipotesi sono diverse: si segue la pista estera, specialmente in Svizzera dove la famiglia D’Angelo ha parenti come ha confermato la zia, ma è anche possibile che Yuri sia ancora nelle vicinanze. Martedì, infatti, il suo telefono cellulare è stato intercettato la mattina ad Ascoli e all’ora di pranzo a Teramo. Non è escluso comunque che il telefonino sia in possesso di qualche amico di Yuri che sta aiutando il 29enne a depistare le indagini.
 
di Flavio Nardini 

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