venerdì 12 ottobre 2012

Intervento dell'onorevole Borghesi sul caso del bambino di Padova

Oggi sono intervenuto per Idv in replica all'informativa urgente del governo sul caso del bambino di Padova "catturato" a forza dalla polizia nella sua scuola.
Lascio di seguito anche il testo completo del mio intervento:
Signor Sottosegretario, voglio precisare che quanto ieri si è consumato non ha nulla a che vedere con le problematiche della separazione di due genitori : sarebbe troppo semplicistico rimettere la responsabilità dell’accaduto alla litigiosità di questi ed al loro mancato interesse negli interessi del figlio per le proprie rivalse . Semmai serve a dimostrare
- il fallimento del sistema assistenziale sociale a cui sono state progressivamente tagliate risorse e strumenti di intervento;
- la mancanza di servizi di sostegno familiare che seguano i percorsi delle famiglie nelle varie forme;
-la mancanza educatori terapisti insegnanti di sostegno , tutte figure chiave fondamentali per il recupero di situazioni al limite;
- la corretta esecuzione delle ordinanze che, in casi come questi, vanno eseguite non dalla sola polizia ma da servizi sociali specifici.
Entrando nel merito, Lo Stato che ha violato il primario presidio di educazione alla legalità, che è la Scuola. E violentato – perché di violenza si tratta - uno dei suoi figli più fragili, un
bambino vittima di un forte disagio.
Al Capo della polizia, oggi, non spetta solo il compito di “rimediare”, ma anche quello di assumere su di sé la responsabilità di un gesto capace di rifondare quella credibilità, quella fiducia nella Polizia, che la renda degna di una democrazia matura soprattutto in tempi così
martoriati.
L’ordinanza in fase di esecuzione avrebbe dovuto essere intesa nella PRIORITARIA TUTELA DEL CITTADINO MINORENNE ,ed in quanto tale incapace a comprendere il significato di ciò che gli stava succedendo, di opporre una propria difesa ed infine di imporre il rispetto della sua dignità .
In tarda mattinata quando già le Agenzie battevano le nostre reazioni più indignate il Questore di Padova è arrivato a mistificare l’accaduto , alludendo ad un eventuale pretestuosità della famiglia all’esposizione dei media , incurante del drammatico impatto che subito ha avuto sulla comunità locale. Come dire che, se non vi fosse stato il video, e non avessimo saputo, tutto andava bene. Per questo egli dovrebbe dimettersi od essere rimosso dal suo incarico.
Solo in tarda serata il Direttore della Polizia , Manganelli , ha trovato giusto porgere scuse ufficiali , quasi che avvertisse più un dovere che un sincero rammarico giustificare il suo operato : dichiarando la mera intenzione ad un indagine interna senza disturbarsi ad alcun provvedimento disciplinare immediato . Che rendesse temporaneamente giustizia ai tanti , troppo diritti di un bambino di 10 anni che solo poche ore prima aveva calpestato.
Quanto al capo della polizia, che – non dimentichiamolo – è il funzionario dello Stato più pagato (oltre 620 mila euro all’anno, sei volte il capo dell’FBI americana), proprio per questo ha dimostrato la sua incapacità a prevenire e gestire situazioni come questa e dovrebbe trarne le conseguenze.
In ogni caso è assurdo che non abbia preso provvedimento alcuno nei confronti dell’ispettrice che ha commesso un vero e proprio abuso di potere quando ha urlato: “Io sono un ispettore di polizia e lei non è nessuno”. E Lei ha omesso di riferirlo, signor Sottosegretario. Non c’è bisogno di indagini, poiché il sonoro di quel video non può essere sfuggito al Capo della polizia, che avrebbe dovuto immediatamente sospendere dal servizio quell’ispettrice, indegna di appartenere alla Polizia di Stato.
Quanto al suo intervento, signor Sottosegretario, noi avremmo voluto sentire ben altre risposte alle domande che un caso del genere richiede.
Gliene elenco qualcuna così come le ho ricevute ieri.
Giuditta , 14 anni , Milano “Ma possono farmi questo anche se ho già 14 anni?"
Tommaso 12 anni Perugia “ Se non ti muovi loro ti possono trascinare ?”
Alessandro 11 anni Bologna “ Ma succede solo prima o anche dopo che i genitori si separano ? “
Lucrezia 8 anni “ Roma “ Lo possono fare anche se glielo spieghi EDUCATAMENTE che non vuoi andare con loro ? “
Giovanni 12 anni Roma ” E se ti muovi possono anche spararti ?
Alessandra 11 anni Ravenna “ Poi quando ti prendono ti lasciano più ?”
Costanza 12 anni Roma “ Se dici che non è colpa di nessuno ti lasciano andare dove vuoi ? “
Bianca 7 anni Londra “ Ma c’è la guerra in Italia ? “
Martina 7 anni Napoli “ Poi dove ti portano , in un posto bello oppure brutto ? “
E l’ultima ma forse la più importante
Lucia 12 anni Roma , disabile intellettiva : “ ma vengono domani anche da noi a scuola ?”


Nessun commento:

Posta un commento