domenica 14 ottobre 2012

Uccide l'amante della moglie.

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Sabato 13 Ottobre 2012 - 20:04
BOLOGNA -  Aveva appreso da qualche giorno che la moglie, con cui viveva ormai da tempo da separato in casa, voleva farsi una nuova vita con un altro uomo. Così oggi da Jesi (Ancona) ha seguito la donna, che alla stazione di Bologna si è incontrata con il nuovo compagno. Quando li ha visti insieme, accecato dalla gelosia, ha aggredito l'uomo accoltellandolo a morte. Un scena avvenuta sul primo binario della stazione, davanti a tante persone. L'assassino, Sergio Ucciero, di 55 anni, originario di Sondrio, agente di commercio, è stato subito arrestato dalla Polfer.
La vittima è Alessandro Porrovecchio, 53enne torinese che operava nel campo informatico, vedovo con due figlie. «Fuggire, non fuggo. Quello che dovevo fare l'ho fatto», ha detto l'omicida a Raffaele Rossi, 29 anni, militare del genio ferrovieri di Castel Maggiore, che con un suo amico lo ha bloccato e poi consegnato alla polizia. Sia l'assassino che la moglie, 49enne, vivono da separati in casa a Jesi (Ancona), dopo aver vissuto per anni a Bergamo. La donna, che è stata anche colta da malore dopo l'accoltellamento, è stata sentita a lungo dal Pm Antonello Gustapane, che si occupa della vicenda, ricostruendo il fatto, gli antefatti e il rapporto con il marito, a quanto pare in difficoltà economiche.
Questa mattina la donna era partita da Jesi in treno, dicendo al marito che andava a Bologna per incontrare una parente. In realtà si doveva incontrare con il nuovo compagno. Il marito, però, si è insospettito e sembra che abbia raggiunto Bologna in auto attendendo poi in stazione. Quando ha visto la moglie con il nuovo uomo ha estratto un grosso coltello da cucina, che si era probabilmente portato da casa, e, prendendolo alle spalle,ha colpito A.P. con diversi fendenti al torace, facendolo morire in pochi attimi. Poi l'assassino è stato bloccato. «All'inizio un pò si dimenava, poi si è fermato», ha raccontato il militare che lo ha bloccato. «A un certo punto abbiamo visto come una colluttazione con urla, - è stata la sua testimonianza - due che si mettevano le mani addosso.
Il mio amico Francesco è partito per separarli. Abbiamo visto un uomo in terra che non si muoveva e a fianco questo coltello abbastanza grande, subito non ce ne eravamo accorti». Anche Rossi allora è intervenuto, «il mio amico aveva bloccato quell'altro, io l'ho immobilizzato in modo più deciso. Abbiamo chiesto aiuto, chiamato un'ambulanza». In quel momento la stazione era piena di gente. «Ma erano tutti immobili, forse non si erano resi conto di quello che era successo». Ucciero è agente della Einaudi e si occupa di libri dal 1975. Per la Einaudi ha lavorato a Sondrio, a Bergamo ed era stato responsabile per Modena, Bologna e la Romagna prima di approdare nel 2011 nelle Marche. La moglie aveva lavorato alle sue dipendenza ma ora era disoccupata.

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