martedì 15 ottobre 2013

Alessia Calvani, "il pirata resta libero" Valore Donna: "Indignazione totale"

Morte Alessia Calvani, nessun arresto per il pirata: commento Giovanni Delle Cave

[Latina Today]
"Era lui alla guida della Mercedes Classe A che nella serata del 2 settembre del 2012 ha investito e ucciso Alessia Calvani. Lo ha confessato lui stesso prima gli uomini della polizia stradale poi al sostituto procuratore Gregorio Capasso.
Il 43enne ex camionista di Latina Scalo ha raccontato così come sarebbero andate le cose quella drammatica sera: prima il furto della vettura, poi la tragedia. “Pioveva forte quella sera, ho visto una sagoma svolazzare per 10-15 metri, ho avuto paura” ha dichiarato agli uomini del comandante Cipriano negli uffici di via dei Volsini spiegando di non essersi reso conto sul momento di aver investito la ragazzina.
L'accusa formulata dalla Procura fino a questo momento è di omicidio volontario, ma all’ex camionista gli vengono contestati anche la fuga e il furto. Fino ad ora quindi non è stata ancora emessa nessuna misura cautelarementre in città - e soprattutto sul web - la gente stenta a capire, chiede a gran voce il suo arresto e una pena esemplare."

I Rappresentanti di "Valore Donna", Valentina Pappacena e Ferdinando Tripodi, si uniscono allo sdegno che nelle ultime ore la Città di Latina sta provando.
Da tempo, anche la nostra Associazione si batte affinchè ci sia un "cambiamento legislativo" per questa continua strage.
"La nostra indignazione è totale  davanti a questi episodi, dove non si tiene conto del valore della vita, ma un "omicidio stradale" si considera un semplice incidente o comunque un reato da "semplice" denuncia. Chiediamo ancora una volta che venga subito preso in considerazione e approvata una Legge che punisca con le giuste misure chi commette un "omicidio stradale". 
Morte Alessia Calvani, nessun arresto per il pirata: commento Giovanni Delle Cave
In qualità di Responsabili di Valore Donna, annunciamo che nei prossimi giorni  manifesteremo davanti al Tribunale di Latina per chiedere giustizia e l’applicazione di pene congrue rispetto alla gravità del fatto”. 

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