mercoledì 2 ottobre 2013

Processo d'appello per il piccolo Claudio

http://www.video.mediaset.it/video/mattino_5/full/410735/martedi-1-ottobre.html Video Mattino5 del 1 Ottobre. Presenti l'avvocato Stefano Ciapanna e la nonna del piccolo Claudio 

Prenderà il via domani, a Roma, il processo di secondo grado a carico di Patrizio Franceschelli l’uomo di Roma che il 4 febbraio del 2012 prese il figlio di pochi mesi, Claudio, e lo gettò come se nulla fosse da Ponte Mazzini dentro al Tevere, facendolo affogare, in una mattinata in cui l’acqua era gelida a causa della nevicata della notte prima. “Un gesto che definire insano e crudele è pococommenta la Presidente di Valore Donna, Valentina Pappacena associazione che tutela la famiglia della madre del piccolo Claudio.
Una tragedia che nessuno riesce e potrà mai dimenticare. Una crudeltà, soprattutto se tenuto conto che si tratta di un padre; un gesto inspiegabile e soprattutto ingiustificabile.
Franceschelli fu condannato, in primo grado a 30 anni ed ora i suoi avvocati cercheranno di tornare a percorrere la tesi dell’infermità mentale per un uomo che invece, a detta di tutti, quella terribile mattina era assolutamente capace di intendere e di volere.
“Si tratta di una tesi, quella dell’infermità mentale – spiega ancora la presidente di Valore Donna – che era già stata esclusa dal giudice, in primo grado, dopo una perizia fatta da un consulente nominato dal Gip”.
Un’assurdità di cui il 1° ottobre è tornato a parlarne anche Mattino 5 alla presenza della signora Rita Maccarelli, nonna materna del piccolo Claudio, e dell’avvocato Stefano Ciapanna che in tribunale difenderà la zia del piccolo Claudio.
Proprio l’avvocato Ciapanna (che è anche legale dell’associazione Valore Donna) ha ribadito come lo scopo della difesa sia quello di ottenere uno sconto di pena o peggio un’assoluzione per infermità mentale. “Una tesi contro la quale ci batteremo in aula con tutti i mezzi a nostra disposizione”.
“Non è pensabile – aggiunge ancora Valentina Pappacena– che un uomo che è stato capace di tanta crudeltà possa cavarsela con la scusa dell’infermità mentale. E’ un soggetto pericoloso e non è neanche un detenuto modello, come abbiamo saputo, per cui faremo del tutto per assicurare questo mostro alla giustizia perché 30 anni sono già pochi per una persona capace di tanto”.
Secondo quanto confermato da fonti giudiziarie per l' udienza di domani il presidente della Corte hagià disposto la citazione del consulente di parte dell' imputato e il perito nominato dal gip durante l'incidente probatorio. La difesa dell' imputato, infatti, con l' appello ha chiesto che venisse escusso il perito del gip, o in alternativa quello di parte. Nessuna decisione è stata, dunque, ancora presa ma questa anticipazione sui tempi da una parte fa preoccupare.
“Speriamo solo – conclude Valentina Pappacena – di non doverci trovare di nuovo di fronte ad una sentenza ingiusta per una madre e una famiglia distrutta che chiedono solo giustizia”.

1 commento:

  1. Anonimo3.10.13

    Complimenti,oggi3 ottobre si è dovuta rinviare l'udienza ad altra data poichè l'avvocato dell'associazione ,che ha sostituito il suo precedente collega,non aveva ricevuto parte della documentazione.Periti,corte,avvocati,guardie carcerarie ;tutti presenti e pagati per nulla.Con un costo per le tasche dei contribuenti.Bella figura! .

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