mercoledì 23 novembre 2011

Niente affido condiviso per i genitori violenti.....e che creano conflittualità

 
Escluso l'affidamento condiviso dei figli in caso di alta conflittualità tra i genitori




Finalmente la Suprema Corte di Cassazione sancisce il
principio secondo cui due genitori in aspro conflitto tra
loro non siano degni di esercitare congiuntamente il proprio
ruolo genitoriale. Così l'Avv. Gian Ettore Gassani,
Presidente nazionale dell'Associazione Avvocati
Matrimonialisti Italiani, commenta la sentenza della
Cassazione n. 17101/2011.

Purtroppo nel nostro Paese almeno l'80% dei
coniugi/genitori coinvolti in procedure di separazione e
divorzio giudiziali vivono l'esperienza processuale con un
atteggiamento bellico e di rivalsa nei confronti della
controparte - continua il matrimonialista. E precisa:
"Spesso tali conflitti si consumano alla presenza dei
figli, che subiscono danni irreparabili dal punto di vista
psicologico. Pertanto litigare davanti ai figli, come già
sancito dalla Suprema Corte in passato, costituisce un
maltrattamento nei confronti di questi ultimi".

E sullo stesso punto l'Avv. Gassani spiega : "Un
genitore maltrattante non può essere anche affidatario o
coaffidatario dei propri figli. Così nell'ipotesi di
ostilità di un solo coniuge nei confronti dell'altro
vittima di aggressioni verbali o giudiziarie,
l'affidamento condiviso non può essere applicato. Esso,
proprio perchè rappresenta il principio della
bigenitorialità, non può essere concesso con un
prestampato per il solo fatto di essere genitori. 

L'unico antidoto al malcostume italiano di considerare
la separazione o il divorzio come una guerra resta la
mediazione familiare preliminare al processo, che ha la
stessa funzione di un'anestesia totale mirante a lenire il
dolore di chi si sta separando e rischia di strumentalizzare
i figli, conclude l'Avv. Gian Ettore Gassani.

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